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Assemblea del Pd a Roma con lo spettro della scissione. Gli aretini presenti ai lavori

E' iniziata alle 11:20 di questa mattina l'assemblea nazionale del Partito Democratico. E' stata convocata in forma urgente dopo le dimissioni annunciate in direzione e poi formalizzate in settimana da parte del segretario Matteo Renzi. E' il...

E' iniziata alle 11:20 di questa mattina l'assemblea nazionale del Partito Democratico. E' stata convocata in forma urgente dopo le dimissioni annunciate in direzione e poi formalizzate in settimana da parte del segretario Matteo Renzi.

E' il passaggio che dà il via alla fase congressuale. Il presidente del Pd Matteo Orfini ha annunciato intorno alle 14:00 che alla fine dell'assemblea il congresso anticipato partirà in automatico e che nei prossimi giorni sarà stabilita la data della direzione che avrà il compito di nominare la commissione per il congresso.

A Roma tirano venti di scissione gli interventi che si sono susseguiti non hanno riavvicinato le diverse posizioni.

Gli aretini facenti parte di diritto dell'Assemblea Pd sono Matteo Bracciali, Lara Chiarini, Enzo Franchi, Stefania Magi, Martina Seravelli, mentre Francesco Simoni di area civatiana si è dimesso. A questi da aggiungere il sottosegretario alla presidenza Maria Elena Boschi di Laterina. Sono a Roma a seguire i lavori come inviati anche il deputato Marco Donati, la vice presidente del consiglio regionale Lucia De Robertis e il segretario comunale del Pd aretino Alessandro Caneschi che ha condiviso un post su Facebook:

Tra i primi arrivati questa mattina il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi che da tempo ha dichiarato di volersi candidare alla leadership del Pd e che più recentemente insieme a Speranza ed Emiliano ha fatto ventilare l'ipotesi di scissione.

Una possibilità ancora in piedi, vista la lontananza non sanata tra le posizioni interne espresse nell'assemblea Pd, che si rovescerebbe di conseguenza nei territori. Ad Arezzo in questo momento almeno tra i big non si annunciano possibili fuoriuscite clamorose.

Alle 17:20 l'assemblea si è chiusa ed è stata dichiarata sciolta dal presidente Orfini che ha annunciato la convocazione della direzione per martedì 21 febbraio. Il congresso di fatto è aperto. C'è attesa per capire i movimenti della minoranza scissionista, per la posizione di Emiliano dopo il discorso di oggi e le reazioni a catena di questo passaggio storico e delicato per il centro sinistra.

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