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"Perché il Comune non programma lavori nelle scuole? Dubbi anche sull'apertura estiva dei nidi"

Donato Caporali, consigliere comunale del Pd, pone la questione della manutenzione delle scuole in vista di settembre: "Ce n'era bisogno prima del Covid figuriamoci adesso"

"Non c'è notizia di adeguamenti o lavori di manutenzione previsti nelle scuole comunali, perché si sta perdendo tutto questo tempo?" Questa la domanda che il consigliere del Pd Donato Caporali pone alla giunta Ghinelli. "Si sente parlare in questi giorni di riapertura dei nidi per la fascia 0-3 anni, con tutti i dubbi che gli educatori hanno per la difficile applicazione dei protocolli, ma finora nemmeno un lavoro programmato, le scuole ne avrebbero avuto bisogno già prima dell'arrivo del Covid, figuriamoci adesso."

"E sulle strutture comunali non si può certo fare da scaricabarile sul Governo" aggiunge ancora Caporali.

Per i nidi, in queste ore dovrebbe uscire un mini bando per le iscrizioni lampo, per sapere quante famiglie chiederanno di accedere a queste attività che non dovrebbero avere i canoni classici del servizio educativo comunale, ma maestre e maestri dipendenti pubblici saranno operativi per attività ludico ricreative.

"Il Comune si dovrebbe porre da subito il problema, senza perdere tempo, del fatto che non può continuare a procedere con chiusure di strutture. L'accorpamento in meno classi adesso non è più proponibile. Questa deve essere un'occasione in cui a tutti i livelli siano ripensati i servizi dell'infanzia abbassando sia il parametro minimo che quello massimo di bambini in una sezione e quelli della scuola dell'obbligo. Adesso non è possibile avere sezioni con 25 bambini o anche più."

Eppure la natalità è drasticamente calata. "Sì è vero, ma momenti storici come questo ci dicono che le classi pollaio non vanno bene, che i servizi educativi devono essere dislocati in maniera radicata e diffusa nei territori. La diminuzione delle nascite non deve trarre nell'errore di chiudere le strutture, ma deve portare a una riduzione del numero dei bambini per ogni sezione, abbassando i parametri e investendo nel personale."

E' un momento in cui c'è subbuglio tra gli educatori che, seppur da lontano, hanno cercato di seguire meglio possibile i loro bambini a distanza, con video, filastrocche e piccoli laboratori, magari inviati attraverso le chat di classe. Adesso tornare in sezione sarebbe bello, ma tante sono ancora le incognite.

"Diventa difficile garantire il distanziamento, se verranno attivati i servizi nei nidi come si garantisce il rispetto di queste regole? La responsabilità sarà degli educatori?" chiede ancora Donato Caporali. "Anche nei campi estivi sono le associazioni che si prendono responabilità, non sono stati fatti interventi strutturali nelle scuole. Sono convinto che il Comune possa fare qualcosa anche per facilitare la riapertura delle scuole a settembre, non si può scaricare tutte le colpe sul livello nazionale."

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