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Arezzo, chiude lo spazio famiglia? Insieme Possiamo: "Già deciso, manca solo la delibera"

Il servizio pubblico dello Spazio Famiglia del Comune di Arezzo ospitato alla Casa Dritta di via Garibaldi starebbe per chiudere. La notizia, che stava aleggiando negli ultimi giorni in città, prende più corpo con la presa di posizione ufficiale...

Il servizio pubblico dello Spazio Famiglia del Comune di Arezzo ospitato alla Casa Dritta di via Garibaldi starebbe per chiudere. La notizia, che stava aleggiando negli ultimi giorni in città, prende più corpo con la presa di posizione ufficiale del partito Insieme Possiamo che riporta come l'assessore alle politiche sociali Lucia Tanti lo abbia annunciato in una riunione con i colleghi dei comuni della zona socio-sanitaria. E questo nonostante i proclami del febbraio scorso, come ricorda la nota di Insieme Possiamo:

"Casa Diritta: “Le politiche familiari al centro della Giunta Ghinelli”. Sono parole dell’assessore alle politiche sociali Tanti datate 23 Febbraio 2017. La medesima proseguiva nel mese del carnevale: “La Casa Diritta è tornata al centro dell’interesse dell’amministrazione comunale e le politiche familiari sono finalmente protagoniste grazie all’attenzione nuova che la giunta Ghinelli pone su questi temi”.

Pochi mesi e arriva l'indietro tutta. Nella riunione di martedì 12 settembre tra Tanti e i suoi medesimi colleghi dei 6 Comuni che afferiscono a questo servizio si è, di fatto, deciso di interrompere questa importante prestazione.

La delibera di giunta che stabilisce la chiusura del servizio pubblico a sostegno della genitorialità ancora sarebbe stata firmata, ma la decisione sarebbe comunque stata presa. Con quali motivazioni?

"Le più ipocrite - commenta Insieme Possiamo - si dice infatti che, visto che in tempi brevi la Spazio Famiglia dovrà soddisfare le esigenze di una zona più ampia che comprenderà 27 Comuni al posto dei 6 attuali, la struttura non potrà sopportare questo allargamento del bacino di utenza. In buona sostanza invece di potenziare un servizio pubblico in un momento storico dove la famiglia è soggetto debole e bisognerebbe proteggerla il più possibile, una giunta di centro destra che si vantava di offrire un servizio che andava a soddisfare le esigenze di minori in maggioranza italiani (che brividi alla schiena quando leggevamo queste considerazioni), decide di abdicare al suo ruolo."

Secondo Insieme Possiamo in realtà le motivazioni vere sarebbero altre:

"La verità: ad Arezzo si sono costituite in tempi brevi, o si stanno costituendo, associazioni private senza il controllo istituzionale in grado di dare una risposta surrogata a questo strumento di importante azione sociale. Ancora una volta una stretta correlazione tra le richieste di ordini professionali e lo svilimento, o peggio, la chiusura delle competenze del servizio pubblico."

E dopo la staffilata all'amministrazione, arriva anche quella per il centro sinistra all'opposizione:

Cosa fa l’opposizione? Silenzio su tutti i fronti. Anche questa una conferma che oggi la strada maestra è quella delle privatizzazioni perché voluta da ogni settore della politica. Un gioco al massacro che ha portato in tempi brevi i cittadini a vedere chiusi o svuotati i servizi più importanti. Invitiamo i cittadini aretini a mobilitarsi su questo fronte.

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