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Arezzo Possibile su PlayPride: "Mancato patrocinio? Decisione sbagliata"

Arezzo Possibile ritiene sbagliata la decisione dell'amministrazione comunale di negare il patrocinio all'evento PlayPride. Domenica 15 maggio 2016 si terrà ad Arezzo la 4° edizione di PLAY PRIDE - lo sport per i diritti – un torneo multi-sport...

Arezzo Possibile ritiene sbagliata la decisione dell'amministrazione comunale di negare il patrocinio all'evento PlayPride.
Domenica 15 maggio 2016 si terrà ad Arezzo la 4° edizione di PLAY PRIDE - lo sport per i diritti – un torneo multi-sport che cerca di contrastare la discriminazione omo e transfobica attraverso lo sport e di favorire una cultura dell'uguaglianza.

L'amministrazione comunale ha deciso di negare il patrocinio all'evento senza fornire alcuna spiegazione a riguardo. Questo atto va ad aggiungersi alla serie di provvedimenti che la giunta Ghinelli sta attuando contro i cittadini LGBT.

Non è ammissibile che nel 2016 ancora si discriminino le persone per il loro orientamento sessuale e tantomeno che un'amministrazione non solo non contrasti ma addirittura, consapevolmente, favorisca la disuguaglianza sociale facendo distinzioni tra cittadini di serie A e cittadini di serie B.


Noi di Arezzo Possibile siamo fortemente contrari a questa decisione e fermamente convinti che il contrasto alle discriminazioni, il perseguimento dell'uguaglianza e delle pari opportunità devono partire dal livello locale ed essere uno dei principali obbiettivi di un'amministrazione comunale.


Quest'ultima nella sua funzione di governo deve guardare non agli interessi del suo elettorato, ma alle difficolta che una parte dei cittadini si trovano ad affrontare giorno dopo giorno a causa dei pregiudizi e della disinformazione. Patrocinare questi eventi è un forte segnale di vicinanza dello Stato nei confronti dei suoi cittadini, di impegno istituzionale per il superamento delle discriminazioni e disuguaglianze così come previsto dalla Costituzione, dallo statuto comunale e dal buonsenso civico. Arezzo Possibile continuerà a lavorare affinchè vengano superati pregiudizi e discriminazioni, continuerà a contrastare l'intolleranza, l'oscurantismo, l'omo e la transfobia fermamente convinti che l'uguaglianza nei diritti sia un motore di sviluppo e di progresso per tutti, la base di qualsiasi comunità che voglia definirsi civile.

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