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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Arezzo Possibile: "Il Comune si costituisca parte civile negli eventuali processi Banca Etruria". Il comitato lancia proposta di delibera popolare

Depositata la proposta di delibera popolare, redatta e promossa dal Comitato Arezzo Possibile, finalizzata alla costituzione a parte civile del Comune di Arezzo nei futuri, eventuali, processi gli ex vertici Banca Etruria. Adesso la palla passa al...

Depositata la proposta di delibera popolare, redatta e promossa dal Comitato Arezzo Possibile, finalizzata alla costituzione a parte civile del Comune di Arezzo nei futuri, eventuali, processi gli ex vertici Banca Etruria. Adesso la palla passa al Sindaco Ghinelli che deve valutare la legittimità formale della richiesta ed eventualmente proporla come argomento all’ordine del giorno, quindi al dibattito politico, nei prossimi consigli comunali.

Utilizzando uno strumento innovativo, quale quello della delibera popolare, Arezzo Possibile dimostra come si possa fare politica attiva anche al di fuori dell’istituzione comunale, appoggiando e sostenendo, dal basso, le ragioni dei cittadini truffati che hanno visto azzerati i loro risparmi e della necessaria ricerca della verità storica e processuale.

Il Tribunale fallimentare di Arezzo, con la sentenza dell’ 11 febbraio ultimo scorso, ha dichiarato l'insolvibilità, quindi il fallimento, da parte di Banca Etruria, dando la possibilità al pubblico ministero di aprire un fascicolo ed avviare un indagine per bancarotta nei confronti dei dirigenti ritenuti responsabili di questo dissesto, che hanno guidato la Banca dal 2013 al 2015. Esistono inoltre, ad oggi, almeno altri quattro filoni d’inchiesta con le seguenti ulteriori ipotesi di reato: ostacolo alla vigilanza, false fatturazioni, conflitto di interessi, truffa ai danni dei risparmiatori, che potrebbero portare a giudizio gli ex dirigenti Banca Etruria. Gli scenari processuali futuri paiono molti e diversificati.

Nel frattempo si sono diffuse tramite gli organi di stampa notizie sempre più precise e dettagliate della “mala gestio” di Banca Etruria, ad opera dei propri dirigenti. Ulteriore riprova della cattiva e mendace gestione le pesanti multe che, a più riprese, sono state comminate dagli organi bancari, con potere ispettivo e sanzionatorio, ai vertici dell’istituto. Ne emergerebbe un quadro inquietante su cui, probabilmente, ancora non si è fatta piena luce.

Il tracollo di Banca Etruria ha portato e porterà nel futuro incalcolabili danni economici e d’immagine al territorio comunale, ai suoi cittadini ed allo stesso Ente che, dal depauperamento generale, non potrà certo trarre giovamento. E’ perciò ritenuto improrogabile, da parte dei promotori della proposta di deliberazione, una forte presa di posizione da parte della massima Istituzione locale, il Comune di Arezzo, a fianco di tutti coloro hanno subito un vero e proprio “esproprio” colpevoli solamente di essersi fidati di quell’istituto bancario che da sempre è ritenuto come riferimento, solido e strutturato, della nostra comunità.

Il Comitato Arezzo Possibile ritiene inoltre fondamentale la facoltà, grazie proprio alla costituzione di parte civile, per cui il Comune di Arezzo entrerà in possesso di tutte le carte e gli atti processuali. Quindi, una volta terminata la loro rilevanza giudiziale, tutti i documenti entreranno nella disponibilità pubblica consentendo la necessaria ricostruzione storica di quanto accaduto.

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