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“Arezzo Fiere e Congressi: coraggio e scelte chiare. E l’arroganza non serve”

Dichiarazione del consigliere comunale Roberto Bardelli (Gruppo Misto): "La città non può permettersi un altro flop"

È stato giusto e corretto rinviare il CdA di Arezzo Fiere e Congressi a febbraio, perché tra le tante decisioni da prendere c’era anche il progetto, lanciato a suo tempo, di passare il cuore del business, quello orafo, alla IEG e queste scelte non si fanno a cuor leggero, sopratutto quando dall’altra parte, con un modo di fare discutibile, si mette fretta. Altrimenti, addio affare.

Partiamo da un presupposto fondamentale: IEG predica bene ma razzola male. A maggio 2018  c’è stato l’improvviso allontanamento del direttore generale. Lo strascico ha lasciato un segno ancora più forte: a novembre si è dimesso il vicepresidente con una nota molto polemica nei confronti della dirigenza di IEG. A dicembre, lo schianto finale: la quotazione in borsa, tanto richiesta e voluta dal CdA di IEG, è stata rimandata a data da destinarsi, viste le innumerevoli mancate sottoscrizioni, sopratutto da parte degli investitori istituzionali.

Dunque, prima di dettare la linea del prendere o lasciare, IEG faccia chiarezza al suo interno e chiarisca anche le operazioni in cantiere per la rinascita del polo fieristico aretino, obiettivo di cui tutti parlano ma che non pare supportato da progetti certi. Bisogna tornare a ragionare seriamente sul futuro, fare scelte coraggiose, per sfruttare al massimo una struttura che non possiamo mandare in malora. Arezzo non può permettersi un altro flop.

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