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Apa e Scapecchi: "Prima gli aretini, dal 30 giugno saremo fuori dal sistema di accoglienza dei migranti"

"È stata una decisione forte quella presa dal sindaco Ghinelli e dall'assessore Tanti, in accordo con il primo rettore, che ha riportato finalmente la Fraternita dei Laici al centro delle politiche sociali del Comune di Arezzo. Prima di tutto la...

"È stata una decisione forte quella presa dal sindaco Ghinelli e dall'assessore Tanti, in accordo con il primo rettore, che ha riportato finalmente la Fraternita dei Laici al centro delle politiche sociali del Comune di Arezzo. Prima di tutto la decisione di non ospitare nuovi migranti, scelta auspicata e fortemente voluta anche da Forza Italia, che ne è stata capofila all'interno della maggioranza della richiesta della non partecipazione al nuovo bando della Prefettura: entro il 30 giugno saremo finalmente fuori da questo sistema che non ci piace e che auspichiamo possa essere sospeso al più presto, finalmente anche da azioni di un nuovo Governo di centrodestra."

Questa la dichiarazione di Iacopo Apa e Federico Scapecchi del gruppo consiliare di Forza Italia che commentano la svolta nei servizi della Fraternita dei Laici.

"Così facendo si renderanno disponibili tempi e spazi per pianificare collaborazioni tra il Comune e la Fraternita che tornerà ad essere protagonista nel sostegno degli aretini in difficoltà e riprenderà a pieno titolo il ruolo di azienda di servizi alla persona legata all’amministrazione comunale. L'accoglienza ai migranti aveva snaturato in questi anni il ruolo della Fraternita e non poteva più essere tollerato quale principale "interesse" della più antica Istituzione della Città di Arezzo, che da 8 secoli, ha come scopo quello di sostenere ed aiutare gli aretini in difficoltà nel segno della misericordia: un sostegno ed un aiuto che si erano interrotti sotto vari aspetti e che da oggi torneranno ad affiancarsi alle tante attività di divulgazione storica e culturale, ben condotte dal primo rettore. Con questa decisione si rafforzano nei fatti due concetti che in questi anni l'assessore alle politiche sociali ha più volte ribadito. Il primo: il Comune di Arezzo ha il diritto e il dovere di mettere a frutto la collaborazione con le Istituzioni che sono sottoposte all'indirizzo e al controllo della stessa amministrazione come nella fattispecie la Fraternita. Il secondo: la crisi economica di questi anni deve vederci sempre più impegnati a sostegno dei concittadini in difficoltà. Il "prima gli aretini" non è uno slogan; ma un modello amministrativo che sta trovando piena applicazione ed è un valore fondamentale di Forza Italia e della maggioranza di centrodestra. Facciamo infine appello al Sindaco affinché, forte di questo risultato e pienamente sostenuto dalle forze politiche, si faccia portavoce degli interessi della città direttamente con il Prefetto di Arezzo, perché tutto il territorio sia alleggerito dalla presenza dei migranti, anche alla luce della riduzione del numero di arrivi che giustificano la nostra richiesta non solo come legittima aspettativa del territorio ma come naturale conseguenza data dai numeri."
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