Anghiari, elezioni: l'appello al voto di Polcri

“Qualsiasi tipo di costruzione se ha fondamenta solide regge agli urti e si consolida nel tempo. In politica come nella vita l’esperienza gioca un ruolo basilare perché solo se hai vissuto certe esperienze hai la capacità e la competenza per trovare le giuste soluzioni: non ci si può improvvisare amministratori e giocare con i soldi dei cittadini perché si rischia di creare seri disagi all’intera comunità”. Esordisce così il candidato a sindaco della lista civica LiberaMENTE, Alessandro Polcri, pochi giorni prima di andare al voto.

“Durante questa campagna elettorale – ha spiegato Polcri – ho percepito tanta voglia di rinnovamento. L’ho visto durante i miei incontri pubblici sempre molto partecipati, l’ho avvertito nelle parole dei cittadini che incontravo in piazza, l’ho letto nei continui attestati di stima che mi sono giunti in questi giorni per mail o per messaggio. Siamo di fronte ad una vera svolta che ci vede potenziali vincitori, perché per la prima volta si ha la possibilità di votare un giovane con esperienza e soprattutto slegato da qualsiasi conflitto di interessi e quindi da qualsiasi gioco di potere, che di certo non agevola la vita amministrativa e il libero pensiero.

Confido in un voto ragionato e non “di pancia”, perché questo paese merita di più di ciò che ha. Credo sia arrivato il momento di liberare Anghiari dalla “cappa” in cui l’hanno rinchiusa i politici di professione con i loro tornaconto personali. Il nostro progetto – continua Polcri – è una vera alternativa a tutto ciò: io vengo da due esperienze amministrative consecutive come consigliere comunale e posso garantire idee nuove ma anche esperienza; all’interno della mia lista ci sono persone che vengono dal mondo del lavoro e nessuna tessera di partito in tasca, ma solo la consapevolezza di lavorare per Anghiari, un vero e proprio gioiello purtroppo poco valorizzato.

Chiedo ai miei concittadini di fare una scelta consapevole e votare chi dimostra competenza ed esperienza amministrativa e non improvvisazione, perché come dimostrano le polemiche di questi ultimi giorni fare “buchi è piuttosto semplice"