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Martedì, 16 Aprile 2024
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Aggressione in pronto soccorso. Macrì: "Le autorità scendano in campo"

  E' il capogruppo in consiglio comunale per Fratelli d'Italia, Francesco Macrì a richiedere l'intervento delle autorità aretine. L'appello arriva all'indomani dell'aggressione che si è verificata all'interno del triage del pronto soccorso...

E' il capogruppo in consiglio comunale per Fratelli d'Italia, Francesco Macrì a richiedere l'intervento delle autorità aretine. L'appello arriva all'indomani dell'aggressione che si è verificata all'interno del triage del pronto soccorso dell'ospedale San Donato. Qui un'infermiera in servizio è stata aggredita e malmenata da un uomo.

"Il mio pensiero va all’infermiera della Asl di Arezzo picchia a sangue da un immigrato extracomunitario con l’auspicio di tutto il mio partito che possa riprendersi al massimo - afferma Francesco Macrì - L’aggressione alla triagista dell’ospedale di Arezzo è un caso di brutale violenza contro una donna lavoratrice non derubricabile alla reazione inconsulta di un paziente del Pronto Soccorso che ha perso la calma e al quale sono saltati i nervi. Troppo comodo sarebbe farlo passare per un generico episodio d’ira in un ambito sensibile qual è l’ospedale San Donato, in cui sono ricorrenti i rapporti tesi tra pazienti e lista d’attesa. Ad Arezzo trarne le conseguenze dovrebbe voler dire per tutti prendere coscienza che oramai da tempo viviamo anche da noi in una situazione critica quotidiana e bisogna che le autorità coordinate nel Comitato provinciale per l’ordine pubblico entrino in campo con il preciso proposito di garantire un adeguato livello di sicurezza, mirata e generale. Se l’organico delle forze dell’ordine non è sufficiente alle necessità, si chieda rinforzi nella tutela della sicurezza sociale. Arezzo non è più quella di una volta neppure come presenze extracomunitarie mentre non ci sembra che l’intenzione sia quella di drenare il flusso costante di nuovi immigrati. Essendo questo il punto in cui siamo, occorre che all’incoscienza corrisponda almeno una qualche coscienza sulla gravità del caso di violenza ai danni di un’infermiera, se non basta a farsi una coscienza il clima che c’è nel centro cittadino come nelle periferie di Arezzo".

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