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Ad ottobre il voto per la fusione tra Ortignano Raggiolo e Bibbiena. Se votassero come nel 2017 sarebbe sì

A distanza di un anno Bibbiena e Ortignano Raggiolo ci riprovano, questa volta senza il comune di Chiusi della Verna. Dopo che a maggio scorso i consigli comunali hanno votato a favore del referendum e dopo l'approvazione da parte del consiglio...

A distanza di un anno Bibbiena e Ortignano Raggiolo ci riprovano, questa volta senza il comune di Chiusi della Verna. Dopo che a maggio scorso i consigli comunali hanno votato a favore del referendum e dopo l'approvazione da parte del consiglio regionale è adesso ufficiale che i due comuni dell'alto Casentino tenteranno di unirsi, cosa che non gli era riuscita nell'ottobre del 2017.

La fusione dei Comuni di Ortignano Raggiolo e Bibbiena, in provincia di Arezzo, potrà dare vita a un Comune di circa diecimila abitanti, guidato da un sindaco e quattro assessori, con un consiglio comunale di sedici componenti.

Il punto di partenza appare ben diverso rispetto al 2017, quando proprio il comune di Chiusi della Verna, con il suo vulcanico sindaco Gianpaolo Tellini, battagliò contro la fusione e fu decisivo nel risultato finale.

Ecco come andò il voto nel 2017:

/politica/referendum-in-casentino-affluenza-alle-urne-e-primi-dati/

Se isolassimo invece i risultati degli altri due comuni, espressi nel 2017, si avrebbe un chiaro indirizzo a favore della fusione:

In caso di approvazione (serve un voto in più sul sì in entrambi i comuni), al 31 dicembre decadrebbero i mandati dei due consigli comunali e dei sindaci Daniele Bernardini e Fiorenzo Pistolesi. Dal primo gennaio 2019 ci sarebbe il commissario unico che porterebbe il comune unico al voto nella prossima primavera, così come sta accadendo adesso per Laterina Pergine Valdarno.

Le altre fusioni a referendum:

Non sarà l'unica fusione che sarà sottoposta al voto in autunno. Saranno in tutto oltre 50mila i cittadini toscani chiamati a esprimere il loro parere sulla fusione dei loro comuni di residenza: oltre Bibbiena e Ortignano Raggiolo, ci sono infatti Montepulciano e Torrita di Siena; Dicomano e San Godenzo; Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa. Il consiglio regionale toscano ha approvato lo svolgimento dei referendum, dopo il via libera degli otto consigli comunali interessati.

La fusione tra Montepulciano e Torrita potrà far nascere un Comune di oltre 21mila abitanti, guidato da un sindaco e cinque assessori, con sedici consiglieri comunali. Dalla fusione tra Dicomano e San Godenzo, in provincia di Firenze, potrà nascere un Comune di quasi settemila abitanti, guidato da un sindaco e quattro assessori, con un consiglio comunale di dodici componenti. Saranno, invece, dodicimila circa gli abitanti del comune che potrà nascerà dalla fusione di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, in provincia di Firenze, guidato da sindaco e cinque assessori, con un consiglio comunale di sedici componenti. Il consiglio regionale dovrà ora indicare le date dei referendum, che si dovrebbero tenere ad ottobre.

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