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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Accoglienza migranti. Bianconi interroga il ministro Minniti: "I prefetti? Devono coinvolgere i Comuni"

Un'interrogazione rivolta direttamente al ministro dell'Interno Marco Minniti per sollecitare un suo intervento sul ruolo e sulle competenze dei prefetti italiani in materia di migranti e accoglienza. E' questo il tema sul quale si è speso...

Un'interrogazione rivolta direttamente al ministro dell'Interno Marco Minniti per sollecitare un suo intervento sul ruolo e sulle competenze dei prefetti italiani in materia di migranti e accoglienza.

E' questo il tema sul quale si è speso l'onorevole Maurizio Bianconi che, come già preannunciato nei giorni passati, ha rivolto un quesito cercando di sollecitare interventi affinché il ministro possa "intervenire sui prefetti, che spesso nel territorio fanno a modo loro senza coinvolgere i Comuni e mandano i migranti a destra e a manca con criteri personalissimi che spesso aggiungono enormi problemi al già intollerabile peso di questa invasione dal mare".

In seguito ai recenti fatti di cronaca che hanno riguardato Arezzo, e aventi come protagonisti richiedenti asilo, l'onorevole ha espresso chiaramente la propria volontà di approfondire la questione partendo proprio dal ruolo dei prefetti sui territori. "L'ho già detto - spiega ancora Bianconi - io sono con Luigi Einaudi: via i prefetti, istituzione totalitaria ed antidemocratica, costosa e dannosa prima che inutile. Ma finché ci staranno che almeno non aggravino situazioni già complicate". Di seguito il testo dell'interrogazione presentato da Bianconi.

Premesso per sapere

La normativa sull'accoglienza migranti "si basa sulla leale collaborazione tra i livelli di governo interessati"( vedi per tutti.lgs.18/8/2015n.142, attuativo della direttiva 2013/33/UE), principio peraltro coerente col dettato costituzionale(art 114 e 118 Costituzione)

Con successive circolari ministeriali si faceva fronte all'emergenza migranti con l'istituzione dei Centri di accoglienza straordinari ,mediante assegnazione della gestione dei centri da parte delle Prefetture, ma col sistema dei pubblici appalti (bandi), sentiti i comuni interessati.

In seguito il Ministero competente indicava con successiva circolare uno schema di convenzione e ,per far fronte alle maggiori emergenze ,si permettevano assegnazioni dirette, ma a soggetti di comprovata esperienza.

Ad oggi il sistema CAS, previsto come provvisorio ed emergenziale, visto lo svolgersi degli avvenimenti in tema di migrazione, in ispecie provenienti dal Mar Mediterraneo - coste libiche, sopporta circa 80% dell'accoglienza.

Sembra però che di regola le Prefetture pervengano ad assegnazioni mediante bando, obliterando il rapporto e la consultazione con i comuni interessati, venendo meno alla leale collaborazione fra istituzioni e alle indicazioni delle circolare ministeriali, che sembrerebbero autorizzare i pieni poteri prefettizi solo in caso di estrema urgenza e di assegnazione diretta.

A riprova è sufficiente non solo esaminare le rassegne stampa ma informarsi presso comuni e prefetture (esempio: Comune e prefettura di Arezzo o comuni e prefetture liguri).

- risulta evidente che il mancato coinvolgimento delle amministrazioni interessate complichi anziché semplificare la già complessa situazione nei territori interessati al problema.

- se sia al corrente di questa situazione.

- se la ritenga coerente con i principi costituzionali (art. 114 118C), con il principio di leale collaborazione istituzionale, le norme e i precetti ministeriali in vigore.

- in caso contrario quali strumenti si intenda mettere in campo per rimuovere questo increscioso stato di cose.

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