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I 5 Stelle: "Arezzo, Comune in vacanza da 3 anni. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il sindaco"

Il Movimento: "La giunta quando si sveglierà dal torpore? Quando comincerà a pensare al presente e al futuro della città?"

Riceviamo e pubblichiamo dal Movimento 5 Stelle di Arezzo.

"Promettere è facile, mantenere è un altro discorso. Si avvicina il mese di agosto, quello in genere dedicato alla vacanze, che è più o meno lo stato in cui si trova il Comune di Arezzo da quasi tre anni almeno. Qualche bozza di progetto e nessuna opera conclusa. Vicino al niente anche sui temi dell'ambiente e dell'energia, che oggi più che mai dovrebbero essere al centro di ogni decisione politica.

Sui bandi regionali ed europei, Arezzo si è fatta trovare pronta? È così difficile coinvolgere tutta la minoranza, almeno su alcune precise tematiche, al fine di costruire insieme un piano per il futuro della città? In continuità con il precedente mandato, vediamo un’amministrazione ferma nel disbrigo delle faccende ordinarie, con la sensazione netta di una mancanza di "visione" di città. 

Persino la convenzione con l’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego sul nuovo centro per l’impiego, stipulata nel nome degli aretini dal primo cittadino, non verrà sicuramente rispettata e il Comune di Arezzo si troverà a pagare l’affitto dell’immobile a partire dal 1° gennaio 2024: tutto ciò fa parte di quale tipo di visione della città?

Agli Aretini il giudizio su queste parole pronunciate dal Sindaco in occasione dell'insediamento del suo secondo mandato, quindi a ottobre 2020: “Abbiamo delineato tutto nel Dup e nel programma di mandato, documenti rispetto ai quali la nuova giunta, un mix di continuità e novità, ha dato un ottimo contributo grazie a un efficace lavoro di squadra: proseguiremo con il completamento delle opere pubbliche programmate, cito le viabilità in zona Baldaccio e via Fiorentina e la nuova caserma della polizia municipale, e ci atterremo all’idea di sviluppo della città che ci siamo dati e che si fonda su cinque concetti base. Li abbiamo definiti Aree Strategiche: La città di tutti e di ciascuno, La città della crescita sostenibile, La città della cultura come capitale, La città europea, resiliente e innovativa, La città del benessere”.

I lavori al Baldaccio non sono terminati. La nuova caserma della Polizia Municipale, individuata in una zona strategicamente pessima, resta una chimera. Tante parole, apparentemente belle, che fungono solo da cornice di un sogno. Arezzo è alla portata di tutti? E’ una città fruibile facilmente dai diversamente abili? E dai turisti?  Cosa significa crescita sostenibile? La chiusura del mercato delle Logge del Grano rientra nel concetto di sostenibilità? E cosa dire della cultura? Una delega così importante girata di fatto ad una fondazione. Cosa intendono per benessere? L’impossibilità di un sonno notturno degli abitanti del centro storico sarebbe anch’esso benessere?

Quando la giunta si sveglierà dal torpore? Quando comincerà a pensare al presente e al futuro di Arezzo?".

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