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Altri 200mila euro alla Fondazione Guido d'Arezzo, uso dei soldi pubblici e trasparenza: Caneschi attacca

Merelli ha presentato le variazioni di bilancio e le risorse ulteriori per la Fondazione Guido D'Arezzo dopo i 990mila euro dell'anno in corso. A cosa servono questi soldi? Chiede il consigliere del Pd

Con la variazione di bilancio proposta dall’assessore Alberto Merelli, sono state adeguate le previsioni di alcune entrate tributarie e patrimoniali e capitoli riguardanti spese dell’ente. In particolare ad attirare l'attenzione un'ulteriore somma destinata alla Fondazione Guido D'Arezzo, di cui il sindaco è presidente, dopo le prime 990mila euro.

Ecco il commento dell’assessore:

“registriamo maggiori entrate per 300.000 euro derivanti dalle violazioni al codice della strada e una maggiore Imu per 100.000 euro. Queste somme vengono accantonate, per il 30%, a favore del fondo crediti di dubbia esigibilità. Il restante 70% viene impiegato per potenziare la manutenzione, più 270.000 euro, e le attività culturali e di spettacolo gestite dalla Fondazione Guido d’Arezzo, più 210.000 euro. È inoltre intenzione di questa amministrazione procedere all’acquisto dell’auditorium di Arezzo Fiere e Congressi e si rende pertanto necessario inserire per l’annualità 2020 un’adeguata previsione di bilancio. Si tratta di 1.900.000 euro che copriamo con un pari introito derivante dal recupero di Imu. È un'operazione connessa al percorso di risanamento intrapreso da Arezzo Fiere e Congressi. Quest'ultimo sta cercando di uscire dalla sua posizione debitoria complessiva e uno strumento può essere la vendita dell'auditorium all'amministrazione, che permetterebbe peraltro di estinguere una parte consistente del debito Imu che la struttura ha nei confronti del Comune di Arezzo”.

Il consigliere comunale Alessandro Caneschi ha chiesto chiarimenti “sugli oltre 200.000 euro previsti per la Fondazione Guido d'Arezzo, di cui abbiano notizia solo quando si discute di bilancio comunale, altrimenti buio completo”.

Alberto Merelli: “41.000 euro sono destinati al conguaglio di alcune spese, 10.000 euro per il personale, 160.000 euro costituiscono una contribuzione aggiuntiva per le attività della fondazione”. Alessandro Caneschi: “questi sono solo numeri, mi piacerebbe capire in concreto quali iniziative ed eventi andranno a finanziare”. Il sindaco Alessandro Ghinelli: “il primo contributo dato alla fondazione, all'atto della sua nascita, era funzionale a consentire alla stessa di sostituire il Comune nella gestione dell'offerta culturale. In quella somma, di 933.000 euro, è confluita sostanzialmente la spesa storica che l'amministrazione destinava alla cultura e che è andata a coprire l'attività ordinaria della fondazione nella sua prima fase dell'esistenza, risultando escluso tutto ciò che non era previsto ab initio. Ciò che oggi aggiungiamo è la differenza tra lo stanziamento storico sopracitato e quanto poi la fondazione ha speso nel primo anno. Peraltro c'è una precisa previsione statutaria che consente una simile operazione, ovvero l'implementazione delle risorse a vantaggio di questo soggetto, della sua operatività e del suo sviluppo”.

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