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Segoni (Al) all'attacco sulla qualità dell'acqua in Valdarno

"Mi chiedo dove sia finito il ruolo di controllo dei sindaci, dove siano finiti gli investimenti del gestore. Nel Valdarno paghiamo delle bollette che sono considerate tra le più care d'Italia, sarebbe lecito aspettarsi le acque più pulite...

"Mi chiedo dove sia finito il ruolo di controllo dei sindaci, dove siano finiti gli investimenti del gestore. Nel Valdarno paghiamo delle bollette che sono considerate tra le più care d'Italia, sarebbe lecito aspettarsi le acque più pulite d'Italia e invece i dati Arpat confermano quello che andiamo chiedendo da tempo insieme ai Comitati per l'acqua pubblica ossia la necessità di più chiarezza e più controlli" lo afferma Samuele Segoni, deputato valdarnese di Alternativa libera in merito la pubblicazione annuale di Arpat “Monitoraggio della acque superficiali destinale alla produzione di acqua potabile”, che vede le acque valdarnesi classificate come A3 e subA3, categorie che richiedono processi di potabilizzazione e trattamenti sempre più spinti.

"Abbiamo chiesto al Governo un sostegno all'agricoltura sostenibile e iniziative per limitare tecniche di coltivazione che determinano lo spargimento di sostanze chimiche non mirate e massive nell'ambiente. Le tecniche d’irrorazione sono sconsiderate, dannose e considerate le principali inquinanti del suolo e dell'acqua potabile. Sarebbe importante un segnale forte dalle amministrazioni locali con la messa al bando di tali strumenti" conclude Segoni che ha recentemente presentato un'interrogazione al ministro delle politiche Agricole in Commissione Agricoltura a seguito dei risultati del rapporto nazionale pesticidi nelle acque di Ispra edizione 2016.

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