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Ecco il progetto Circolabs di Amici della Terra in collaborazione con Confindustria Toscana Sud, Aisa Impianti ed Ispra

Il progetto è risultato vincitore nei primi posti della graduatoria di un bando nazionale indetto dal Ministero dell’Ambiente

Si chiama CircoLABS ed è il nome del progetto risultato vincitore nei primi posti della graduatoria di un bando nazionale indetto dal Ministero dell’Ambiente. Il progetto, presentato dall’Associazione ambientalista Amici della Terra in partnership con Confindustria Toscana Sud, Aisa Impianti ed ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), si inserisce nell’ambito della campagna nazionale degli Amici della Terra “Zero Sprechi – verso l’economia circolare” www.zerosprechi.eu ,  con l’intento di valorizzare l’esperienza  acquisita partendo dai ragazzi delle scuole. “L’esperimento sarà particolarmente interessante: lavoreremo con l’istituto comprensivo IV Novembre di Arezzo e l’istituto statale di istruzione superiore Enrico Fermi di Bibbiena, nell’area del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, coinvolgendo quindi i ragazzi di tutte le età – dice Francesco Martellini, Ufficio Stampa e Comunicazione di Amici della Terra - affronteremo il concetto di economia circolare attraverso sei diversi laboratori che rappresentano situazioni di vita reale, ciascuno caratterizzato da un diverso piano sensoriale e comunicativo. L’attività prevede inoltre visite ad impianti protagonisti di pratiche di economia circolare presenti nel territorio. CircoLABS è stato possibile grazie alle partnership con Confindustria Toscana Sud, Aisa Impianti e le altre aziende del Gruppo di Lavoro Economia Circolare tra le quali Cabro, Chimet, Italiana Horo, Maremmana Ecologia, Marinelli, Mori Sauro Rottami, Safimet, Siena Ambiente, Tca, che hanno messo a disposizione spazi e tempo da dedicare ai ragazzi per visitare le aziende operanti nei settori di recupero dei metalli preziosi, recupero rottami e gestione dei rifiuti. In questi giorni stiamo lavorando tutti insieme per organizzare le attività all’interno della didattica dei ragazzi; CircoLABS partirà entro la fine dell’anno scolastico in corso”. “E’ nostro dovere educare le generazioni future al rispetto dell’ambiente – dice Maria Cristina Squarcialupi, Consigliere Delegato Confindustria Toscana Sud allo Sviluppo Sostenibile e Vice Presidente Delegazione Arezzo di Confindustria Toscana Sud - con questo progetto l’Economia circolare non sarà più un concetto astratto, ma vera e propria realtà ed ogni ragazzo che parteciperà a CircoLABS farà esso stesso parte della catena virtuosa per cui i rifiuti di oggi possono diventare una ricchezza per il                                                 futuro”.

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“Siamo lieti di collaborare a questo progetto, che vede il coinvolgimento delle aziende del Gruppo di Lavoro Economia Circolare – spiega Antonio Capone, Direttore Generale di Confindustria Toscana Sud – le aziende del Gruppo si stanno impegnando fattivamente nel rendere fruibili a tutti i concetti dell’economia circolare, da sempre elemento cardine della loro attività. La natura stessa del Gruppo ha una veste dinamica e, appunto, pronta ad interagire con altri portatori di interesse, come nel caso di questo bel progetto finalizzato a fare educazione ambientale fra i ragazzi, aiutandoli ad avvicinarsi a temi molti importanti: la riduzione dei rifiuti, il ricorrere sempre meno alle discariche e sempre più al riciclo, al recupero e al riutilizzo, la crescita e lo sviluppo degli impianti di recupero esistenti. La nostra Associazione ha il ruolo di individuare le forme migliori di simbiosi in un’ottica di continuo miglioramento della sostenibilità: il tessuto imprenditoriale è infatti l’elemento portante per lo sviluppo di un’economia sostenibile. Il nostro territorio ospita eccellenze italiane che svolgono attività di sostegno e di supporto all’economia circolare e noi siamo lieti di unire le competenze tecniche per diffonderle alla cittadinanza e agli altri territori – conclude Capone – i cittadini devono essere consapevoli dei vantaggi che le attività delle nostre aziende apportano all’ambiente ed alla salute della comunità, senza dimenticare, al contempo, la crescita occupazionale che ne deriva.” 

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