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Un "piano spagnolo" per Arezzo: 2,6 milioni per edifici pubblici e scuole. Ance: "Veloci, o i fondi saranno revocati"

Quest’anno, per i 36 Comuni della provincia di Arezzo è disponibile un contributo statale, pari a 2 milioni 560mila euro, da destinare ad interventi, non già integralmente finanziati e aggiuntivi rispetto alla programmazione triennale. L'appello di Igor Magini (Ance Arezzo)

Nuova tranche di risorse per il piano piccoli cantieri dei Comuni italiani (c.d. Piano spagnolo), avviato lo scorso anno e rifinanziato con la Legge di bilancio per il 2020, che avranno a disposizione 500 milioni di euro all’anno, fino al 2024, per realizzare interventi di messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici, patrimonio comunale e abbattimento delle barriere architettoniche, appaltabili con procedure veloci.

La misura, fortemente voluta dall’Associazione Nazionale Costruttori (Ance), si è rivelata un valido strumento per accelerare gli investimenti: nel corso dello scorso anno, la spesa dei Comuni per interventi utili ai cittadini è aumentata del 16%.

Quest’anno, per i 36 Comuni della provincia di Arezzo è disponibile un contributo statale, pari a 2 milioni 560mila euro, da destinare ad interventi, non già integralmente finanziati e aggiuntivi rispetto alla programmazione triennale.

“Il Piano spagnolo, così chiamato perché ricalca il modello spagnolo per le piccole opere, lo scorso anno si è dimostrato un valido strumento per spendere le risorse stanziate, è una misura che ha ottenuto risultati positivi e su cui il Governo ha evidentemente deciso di scommettere - dice l’Arch. Igor Michele Magini, presidente di Ance Arezzo – come Ance Arezzo rinnoviamo la nostra pronta disponibilità a fornire ai Comuni tutto il supporto necessario per usufruire delle risorse assegnate e dare risposte immediate alle esigenze del territorio e del settore. Chiediamo ai Comuni che si attivino rapidamente per spendere le risorse destinate al nostro territorio: il termine entro il quale dovranno essere avviati i lavori è infatti fissato al 15 settembre 2020, in caso contrario i contributi non impegnati, verranno revocati e riassegnati - spiega Magini, che conclude - ci auguriamo che in futuro il Piano spagnolo venga ulteriormente incrementato e potenziato così da poter intervenire in maniera più incisiva nella messa in sicurezza dei nostri territori e favorire la ripresa del settore.”

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