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Famiglia

Genitori e figli disorientati. Progetto 5 crea un servizio di ascolto

La cooperativa sociale a sostegno delle famiglie che vivono l’isolamento e la chiusura delle scuole

Non mancano le difficoltà ai genitori in questo momento, tra l'emergenza Coronavirus, la chiusura delle scuole e non solo. Per chi lavora c'è da convivere con la delega all'altro genitore per la cura dei figli, poi il timore di contagio per sé e per gli altri, e infine la necessità di continuare ad andare avanti in una situazione surreale. Per chi è a casa c'è la fatica di una gestione familiare mutata, un nuovo tempo di cui riappropriarsi ma con modalità differenti. In entrambe le situazioni vanno identificate nuove chiavi di lettura per capire come i figli stiano affrontando e si stiano spiegando questa situazione, come supportarli e sostenerli.

Progetto 5 e il suo servizio “Il Mandorlo” si pongono quindi l’obiettivo di offrire un sostegno alla genitorialità con la creazione di un pool di professionisti pronti ad un confronto con le famiglie del territorio aretino. Così che queste ultime possano trovare figure competenti per raccontarsi e identificare nuove strategie e nuove relazioni. A partire da lunedì 6 aprile sarà attivo un numero verde: 0575- 1389969. Un counseling telefonico per offrire un supporto alla genitorialità, con psicologi, educatori e altri professionisti. Verrà aperta, ogni giorno, una finestra di ricezione virtuale di contatti dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 17. Uno spazio di ascolto, orientamento e consulenza gratuito che non sia da intendersi come terapia, ma solo per un primo approccio con il professionista, con cui poi sarà possibile approfondire le proprie esigenze. L'accesso al servizio è aperto a chiunque. Ci potrà essere anche la possibilità di attivare, nei casi che lo richiedono, contatti via Skype sempre nell'ottica dell'ascolto e dell'orientamento. Inoltre, grazie alla collaborazione con Oxfam, sarà possibile, per chi ne avesse necessità, di effettuare la consulenza anche in lingua straniera.

Il Mandorlo infatti, fa parte di un nuovo servizio a cui Progetto 5 sta dando vita insieme ad Oxfam, in via Concino Concini ad Arezzo. Il servizio sarebbe stato inaugurato proprio in queste settimane e ha come obiettivo principale il perseguimento del benessere della "persona" ponendo attenzione al miglioramento delle condizioni sociali e di vita degli individui ad ogni età ed in ogni fase delle proprie relazioni sociali. Progetto 5 e Oxfam hanno messo a punto la costituzione di un centro polivalente ove adulti, minori, coppie e famiglie, possano trovare risposta alle numerose esigenze di diagnosi ed abilitazione, sostegno educativo e genitoriale, consulenze pedagogiche e psicologiche, accompagnamento alla lettura e alla inclusività, in ogni fase della vita. Le attività del Mandorlo, andranno dal Punto di Accoglienza, informazione ed orientamento, ad Ambulatori specialistici, ad aree attrezzate per la psicomotricità e una stanza multisensoriale, alla Sala Lettura che ospiterà specifiche attività didattiche e di socializzazione e infine spazi multifunzionali dedicati a gruppi e laboratori.

"Accade spesso che le nostre educatrici che, conoscono a fondo le abitudini dei bambini vengano chiamati dai genitori per consigliarsi sull’approccio con i propri figli – spiega Alessio d’Anello direttore di Progetto 5 - alcuni bimbi vivono questo isolamento in maniera positiva sono più felici e aperti, altri la vivono in modo negativo e hanno bisogno dei punti di riferimento quotidiano".

"In questo periodo dalle tinte scure, vogliamo mettere al centro le emozioni - riflette Melania Faggionato presidente della Cooperativa - quelle dei nostri lavoratori, così come quelli delle famiglie, dei minori, dei più fragili. Solo così questo tempo ci sembrerà meno sprecato e anzi, più utile che mai a supportare chi da sempre è oggetto del nostro impegno quotidiano".

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