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Goretti, Cenci e Colapesce al Pietro Aretino ci ricordano che stiamo tutti male

Mercoledì 6 febbraio, al Teatro Pietro Aretino, inaugurazione alle ore 21:00 della rassegna "Teatri di Confine" con lo spettacolo "Stanno tutti male" di e con Riccardo Goretti, Stefano Cenci e Colapesce.Alle ore 18:00, sempre in teatro, conferenza stampa di presentazione della rassegna alla presenza di Alessandro Ghinelli (Sindaco di Arezzo), Roberto Barbetti (Fondazione Guido d’Arezzo), Patrizia Coletta (Direttrice Fondazione Toscana Spettacolo onlus), Massimo Ferri e Luca Baldini (Officine della Cultura). Saranno presenti anche gli artisti dello spettacolo. A seguire aperitivo offerto dagli organizzatori.A cura di Comune di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo, Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Officine della Cultura.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ArezzoNotizie

Mercoledì 6 febbraio staremo tutti bene. O tutti male. Ognuno per le sue ragioni. Tutti insieme per una ragione più grande, concreta certezza di un essere, bene o male, collettivo. Al Teatro Pietro Aretino avrà infatti inizio alle ore 21:00 il racconto di “Stanno tutti male”, uno spettacolo di e con Riccardo Goretti, Stefano Cenci e Colapesce prodotto da Teatro Metastasio di Prato e laCoz. Una spettacolo atteso che apre il sipario su una rassegna altrettanto attesa che porterà il pubblico aretino fino ai confini del teatro, là dove la sperimentazione s’incontra con il nuovo e il nuovo si guarda attorno in cerca d’ispirazione: “Teatri di Confine - Nuove scene nuovi pubblici”, questo il titolo, con il suo corollario “Z Generation meets Theatre”. L’appuntamento d’esordio della rassegna sarà mercoledì 6 febbraio alle ore 18:00 sempre al Teatro Pietro Aretino.

Nell’occasione gli ideatori dei sette spettacoli in cartellone - Comune di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo, Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Officine della Cultura - incontreranno il pubblico per motivare le tante ragioni di una scelta e di un percorso. Al loro fianco gli stessi artisti di “Stanno tutti male”, pronti a venire in soccorso con creatività e ironia agli oratori - Alessandro Ghinelli (Sindaco di Arezzo), Roberto Barbetti (Fondazione Guido d’Arezzo), Patrizia Coletta (Direttrice Fondazione Toscana Spettacolo onlus), Massimo Ferri e Luca Baldini (Officine della Cultura) - là dove le parole non riusciranno ad andare.

Quindi, dopo un rigenerante aperitivo, l’inizio dello spettacolo, frutto di una recentissima produzione che proprio da Arezzo, dopo il debutto, inizierà il suo cammino per teatri e palcoscenici di vario genere. Riccardo Goretti, Stefano Cenci e Colapesce raccontano il loro spettacolo ricercando la risposta a una domanda: Perché stanno tutti male? «Per chiarirci le idee siamo andati nell’unico posto del mondo dove oramai si trovano le risposte: no, non in India. Su internet. Abbiamo lanciato un grande sondaggio, chiedendo ai nostri followers come, quanto, perché. Hanno risposto. Abbiamo ascoltato, filtrato, rimodellato, ricomposto.

E poi abbiamo alzato il volume. Diceva Voltaire “Tutto ciò che è troppo stupido per essere detto, viene cantato”. Infatti. Benvenuti dunque nel più tragicomico dei karaoke bar, dove potrete scoprire con noi, in poco più di un’ora, perché stanno tutti male. Per la stesura del testo di questo spettacolo si è dunque proceduto, come è metodo per molti di noi artisti di questa scena del contemporaneo, e soprattutto come è metodo nella scrittura di Riccardo Goretti (prima con Gli Omini, poi in solitaria) a nutrirsi di una indagine collettiva.

Indagine collettiva che sia la più ampia possibile, un attraversamento dell’intimo umano, in quel diario segreto ma pubblico, personale ma sprovvedutamente e narcisisticamente – spesso – esposto, che è la rete. Internet. I social. Dove tutto è buttato in piazza, in un flusso, dove si distingue a malapena il vero dal falso, spettacolo ininterrotto e quotidiano dove riversiamo (sì, anche noi) tutto quello che ci parte da dentro, che sia “alto” o importante, o futile e autoreferenziale. Per la messa in scena, affidata invece al più delirante immaginario di Stefano Cenci (si pensi all’imponente “Del Bene, del Male” realizzato per E.R.T.), ci siamo basati sulle suggestioni che uscivano fuori dagli scritti che ci erano stati inviati – ed alle nostre esigenze performative. Il luogo del karaoke bar è venuto quasi da sé, quasi spontaneo. Il resto lo vivrete con noi sulle assi del palco. Per le musiche, non ci poteva essere artista più appropriato di Colapesce, cantautore eclettico, malinconico e solare allo stesso tempo come la sua terra d’origine, con un grande senso dell’umorismo e una altrettanto grande voglia di mettersi in gioco (si vedano le sue numerose collaborazioni con altri artisti in branche lontanissime dalla sua sfera di competenza… ad esempio il fumetto “La Distanza” realizzato per BAO insieme ad Alessandro Baronciani)».

Info e prevendite per l’intera rassegna: Teatro Petrarca: dal mercoledì al venerdì orario 17 > 19 via Guido Monaco, 12 – Arezzo; Officine della Cultura: dal lunedì a venerdì orario 10 > 13 – 15:30 > 18 via Trasimeno, 16 – Arezzo tel. 0575 27961 – segreteria(at)officinedellacultura.org. Punti vendita: BoxOfficeToscana/Ticketone. Biglietteria al Teatro Petrarca il giorno dello spettacolo: orario 10 > 13 – 17 > 21; al Teatro Pietro Aretino il giorno dello spettacolo apertura dalle ore 20. Siti internet di riferimento: www.officinedellacultura.org - www.comune.arezzo.it - www.toscanaspettacolo.it.

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