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Social, l'indagine tra gli studenti di Arezzo: 1 su 6 vittima di cyberbullismo

Ecco l'ottava puntata de "La voce del Colonna". Il giornale è stato realizzato dagli studenti del Liceo Vittoria Colonna di Arezzo in collaborazione con ArezzoNotizie. In questo appuntamento si parla di social e cyberbullismo

Ottava puntata de "La voce del Colonna". Il giornale è stato realizzato dagli studenti del Liceo Vittoria Colonna di Arezzo in collaborazione con ArezzoNotizie. Oggi si parla di social e cyberbullismo.

Le vittime di social e cyberbullismo

di Sofia Giglio e Francesca Di Ieso

Le parole a volte procurano più ferite delle botte. In questi ultimi tempi è capitato spesso, purtroppo, di avere notizia di episodi di bullismo tra i giovani, ma accanto a questo avete mai sentito parlare di cyberbullismo? Sono denominati così tutti quegli atti di bullismo e molestia che vengono compiuti attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, quali cellulare, chat, social, e-mail ecc. Essere vittime di questo tipo di violenza significa rimanere intrappolati in situazioni dalle quali molte volte non si sa come uscire.

La condizione di una vittima di cyberbullismo è estremamente dolorosa perché possono provocare difficoltà a relazionarsi con altre persone, depressione, ansia, scarsa autostima e nei casi più gravi a pensieri suicidi, per questi motivi è molto pericoloso e sempre per questa ragione bisogna usare con prudenza gli strumenti digitali.

È bene conoscere quello che si può fare e quello che non si deve fare quando si utilizzano certi mezzi per comunicare; in queste situazioni è sempre opportuno non rispondere ai messaggi o in generale alle provocazioni che vengono inoltrate, per non incoraggiare il bullo a continua re. In questi casi la cosa giusta da fare sarebbe cercare di evitare queste offese e parlarne con qualcuno per chiedere aiuto su come porre fine a quella che si configura come una vera e propria persecuzione. Il bullismo e il cyberbullismo ad oggi sono una delle minacce più temute dagli adolescenti, grazie a dei dati Istat sul territorio italiano siamo venuti a conoscenza che più del 50% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni ha subi to episodi di violenza da parte di altri ragazzi e tra questi il 22% è stato vittima in particolare modo di cyberbullismo. Dati che sono andati in crescendo nel periodo della pandemia poiché l’isolamento ha portato nei  ragazzi molto solitudine ma allo stesso tempo ansia, rabbia e paura che posso sfociare nella violenza. Grazie a dei sondaggi fatti all’interno della nostra scuola è stato riscontrato che il 17,5% (oltre 1 su 6) delle persone ha subito atti di cyberbullismo, il 62% di queste non è riuscito a parlarne con qualcuno e il 50,6% degli studenti conosce almeno una persona che ha subito ciò di cui parliamo.

Al fine di tutelare tutte le vittime è stata emanata la legge n. 71 del 2017 che sottolinea l’importanza del prevenire queste situazioni con estrema attenzione. Tale attenzione deve rivolgersi ai soggetti in modo trasversale, senza distinzione di età, di formazione, del tipo di ambiente educativo  e in particolare è necessario riporla nell’ambito scolastico, senza trascurare la formazione dei genitori che molte volte lasciano i ragazzi in balia   dei dispositivi digitali. Sono state introdotte anche delle nuove normative  che portano un maggiore controllo sui social network che riguardano in particolar modo la privacy delle persone.

Per ricordare di questo fenomeno ancora troppo diffuso è stata istituita una giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo ed è il 7 febbraio.

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