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Dai parchi ai campi sportivi: l'ultimo giorno di scuola al tempo dell'emergenza Covid

E' il provveditore agli studi Roberto Curtolo a lanciare un messaggio carico di speranza e gratitudine a tutti gli studenti che hanno saputo fronteggiare l'emergenza destreggiandosi tra didattica a distanza e pandemia

Le aule sono rimaste vuote, i corridoi avvolti nel silenzio. L'ultimo giorno di scuola è arrivato segnando il termine di uno dei periodi più complicati, assurdi, inattesi e difficili dell'intera storia contemporanea. L'emergenza Covid, come noto, ha imposto agli istituti di ogni genere e grado la sospensione dell'attività didattica in presenza all'interno degli edifici di ogni angolo della Penisola. Da mercoledì 5 marzo scorso, così come disposto dal presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, gli istituti scolastici sono rimasti chiusi a causa del diffondersi di un virus che nessuno conosceva. Dopo lunghe settimane, trascorse tra didattica a distanza e video lezioni, l'anno scolastico 2019/2020 è giunto al termine. Un percorso ad ostacoli che ha coinvolto ogni ambito della comunità educante, centinaia di famiglie, decine di migliaia di alunni e, ovviamente anche l'ufficio scolastico provinciale e regionale. E' proprio il provveditore Roberto Curtolo durante la puntata di Prisma trasmessa online lo scorso 8 giugno, a fare una sintesi di quelli che sono stati gli ultimi mesi.

Che messaggio vuole mandare agli studenti per questo fine anno così particolare?

"Sono stati bravissimi. Sono riusciti ad affrontare il problema gestendolo al massimo delle loro potenzialità insieme ai loro insegnanti. Si sono formate delle sinergie che, è possibile, mai si sarebbero create in condizioni normali. E' importante che i ragazzi abbiamo potuto cogliere, nonostante tutto, un'opportunità positiva da questa esperienza. In molti me lo hanno detto e manifestato. La capacità di interagire con i loro docenti è sicuramente un aspetto in cui gli studenti sono stati bravi. Vorrei che lo fossero anche nell'ultimo balzo dell'anno scolastico. Coloro che dovranno affrontare l'esame di Stato vorrei che si rendessero conto che questo momento ha la stessa importanza degli anni precedenti, o forse di più, perché rappresenta una fine che in realtà è un nuovo inzio. Spero che vadano avanti consapevoli della loro forza e delle loro capacità. Questo è l'augurio".

Per quello che riguarda l'ultimo giorno di scuola, sono numerose le realtà scolastiche che hanno scelto di celebrare questo momento con piccoli eventi e con ritrovi all'aperto (nel pieno rispetto delle direttive ministeriali sul distanziamento sociale) per consentire a docenti e alunni di salutarsi. In città c'è chi ha scelto di ritrovarsi nei giardini antistanti le scuole (Vasari e Monte Bianco), a Staggiano le insegnanti faranno una sfilata dalla chiesa fino al cancello, gli studenti della Severi dovrebbero trovarsi a Villa Severi, mentre quelli della Tricca al Parco Pertini. I piccoli della prima elementare del Convitto, invece, si sono dati appuntamento al Prato. Appuntamenti semplici ma allo stesso tempo di grande valore e che sono previsti anche nei comuni limitrofi alla città.

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