rotate-mobile
Scuola

Nidi gratis da settembre: 1.365 domande ad Arezzo. "Risparmio di 2.200 euro per ogni figlio"

I dettagli dell'iniziativa della Regione Toscana: quest'anno impegno di spesa di 32 milioni di euro

Da settembre, 14.393 bambini e bambine frequenteranno gli asili nido in Toscana gratis: un investimento complessivo della Regione, quest'anno, di 32 milioni di euro. 

Il risparmio medio per ogni famiglia sarà di 2.220 euro per figlio e spetta a tutti i nuclei che hanno un reddito Isee inferiore a 35mila euro.  La misura dovrebbe interessare circa il 70/75% degli iscritti totali nei nidi e rientra nella programmazione del Fondo Sociale Europeo fino al 2027 per un totale di 233 milioni investiti.

Tanti: "Necessario aumentare i posti disponibili"

In provincia di Arezzo sono state presentate 1.365 domande, a Firenze 4585, a Grosseto 544, a Livorno 1029, a Lucca 1038, a Massa Carrara 224, a Pisa 1837, a Pistoia 1172, a Prato 1412, a Siena 1187.

"Abbiamo articolato bene il provvedimento affinchè l'Unione Europea accettasse l'utilizzo del Fondo sociale per il nostro progetto dei nidi gratis. È coerente all'impostazione che il Pd sta sostenendo a tutti i livelli e a mio giudizio può essere qualcosa che potrebbe trovare riferimento in tutte le Regioni. Riteniamo che vi sia un aspetto di servizio per la famiglia, ma anche un aspetto pedagogico", ha detto il presidente Giani nel corso di una conferenza stampa. “Questo impegno economico molto consistente della Regione corrisponde a un impegno politico altrettanto forte: quello di compensare i bisogni di conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, soprattutto delle madri, azzerando un costo che è tra i più alti nel bilancio familiare di chi ha figli tra 0 e 3 anni. É una misura sfaccettata di cui siamo orgogliosi e di cui ringraziamo Giani e la giunta, perché mette insieme sostegno economico, finalità di uguaglianza di genere per le donne che tornano nel mondo del lavoro e arricchimento pedagogico per i bambini, che a volte devono rinunciare nei primi anni di vita a un percorso educativo a causa dei costi”, ha commentato il segretario regionale del Pd Emiliano Fossi.

“Con la misura Nidi Gratis vogliamo garantire che il nido sia un diritto per tutte le bambine e per tutti i bambini toscani, e non solo per quelli che nascono in una famiglia che può permetterselo. Prima di tutto voglio sottolineare la valenza educativa e pedagogica di questa scelta: investire sui nidi significa combattere e prevenire dispersione e abbandono scolastico, sostenere il successo formativo, contrastare povertà e disuguaglianze educative. In secondo luogo, gli investimenti sui nidi favoriscono la conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro delle giovani famiglie. In una società purtroppo ancora patriarcale come la nostra, dove il tempo di cura non è equamente distribuito all'interno della coppia, gli investimenti sui servizi per l’infanzia impediscono che una donna si trovi a scegliere tra diventare madre, se lo desidera, e tornare a lavoro, che una donna sia costretta a rinunciare alla propria carriera lavorativa: rappresentano quindi anche uno strumento a sostegno dell'occupazione femminile", ha detto l'assessora regionale Alessandra Nardini.

“La scelta della Toscana sui nidi gratis rappresenta per bambini e bambine un fatto destinato a incidere sulla povertà educativa che è una piaga nel nostro Paese e un riferimento anche in tema di pari opportunità: sappiamo infatti che, laddove non funzionano gli asili, è la donna che  rimane in casa per la cura dei figli. Parte dalla Toscana la strada per una concreta lotta alle disuguaglianze sin dal percorso educativo. Questo intendiamo quando parliamo di politiche di sinistra”, ha detto Simona Querci, responsabile istruzione del Pd toscano.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nidi gratis da settembre: 1.365 domande ad Arezzo. "Risparmio di 2.200 euro per ogni figlio"

ArezzoNotizie è in caricamento