Al Moderno di Tegoleto va in scena "La Cattedrale"
"La Cattedrale", originale riscrittura di Notre Dame de Paris di Victor Hugo, sottrae la narrazione alla centralità forzata del personaggio di Quasimodo per restituirla a quella coralità che ben rappresenta l'universalità delle grandezze e delle miserie dei vari personaggi su cui agisce Ananke, il Destino. Allo spettatore viene attribuito il ruolo della pietra di cui è fatta, quello di assistere a un intreccio di destini e di storie strappate all'oblio, che lasciano notevoli spunti di riflessione.
Nello spazio scenico e in platea si muovono dodici attori proteiformi che mutano d'aspetto e di ruolo come in un rapido sfogliare di pagine. Evidenziano un mondo di finzione, falsità, convenienza, in cui imperversano l'accattonaggio morale e la pochezza etica, così pericolosamente specchio della quotidianità odierna. Un’esplosione emotiva dalla quale si dipartono schegge di amore e sensualità.
La bellezza selvaggia di Esmeralda fa breccia in molti cuori da quello del capitano Phoebus a quello dello sfortunato Quasimodo e persino in quello del tormentato Arcivescovo Claude Frollo, destinato ad imprimere agli eventi una svolta drammatica. L'amore protagonista con le sue tante sfaccettature. Il dolore di un Amore che fa male: ossessivo, impossibile, tormentato, morboso, aggressivo, perverso, folle, sensuale ma anche l'Amore distratto, passeggero, capriccioso a contrasto con quello puro, dolce, ideale, materno, atteso, fedele e unico.In scena “La Cattedrale”, uno spettacolo liberamente ispirato a “Notre Dame de Paris” di Victor Hugo. Drammaturgia e regia di Roberta Costantini e Marco Marino.