Il brutto anatroccolo in scena a Sansepolcro
Da quest'anno il Comune di Sansepolcro in collaborazione con Fondazione Toscana e UniCoop Firenze promuove una rassegna teatrale rivolta alle famiglie biturgensi, per avvicinare i bambini e i giovani al teatro in modo divertente e coinvolgente e dare la possibilità a grandi e piccoli di partecipare insieme a un momento culturale e di svago.
La rassegna, intitolata "Ti racconto una storia", vedrà tre appuntamenti domenicali in scena al Teatro alla Misericordia. L'inizio degli spettacoli è previsto per le ore 16:00. Il costo dei biglietti è di 2 euro sia per gli adulti che per i ragazzi (dal terzo figlio l'ingresso è gratuito).
Le prevendite verranno effettuate sempre presso la Biblioteca comunale a partire dal lunedì precedente allo spettacolo. I biglietti potranno anche essere prenotati allo 0575-732219 e ritirati il giorno della rappresentazione presso il botteghino del teatro dalle ore 15:00.
Domenica 5 aprile – Il Brutto Anatroccolo
Ci troviamo nel giardino delle uova pensierose e due strani personaggi hanno il compito di accudirle; infatti, sono delle uova particolari: custodiscono i sogni e le speranze di tutti gli uomini. Poi un giorno, le uova si schiudono e nasce un goffo pulcino; lui è diverso dagli altri e per questo rifiutato da tutti, tanto che decide di fuggire. Durante il viaggio, affronterà mille e mille peripezie, incontrando molti personaggi che lo aiuteranno e… altri che lo ostacoleranno. Lo spettacolo, ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen, è una rivisitazione con le tecniche del teatro di figura che attua un percorso sulla parità e che vuole insegnare ai ragazzi l’accettazione di sé, la meravigliosa avventura della crescita e la necessità di sognare e sperare; un modo per raccontare le diversità e le varie tappe della vita, attraverso la crescita, l’accettazione di sé stessi e la scoperta dei propri talenti. L’uso dei pupazzi, la narrazione e la freschezza dell’interpretazione, condurranno i piccoli spettatori all’interno di una storia dolce e divertente al tempo stesso, una fiaba che parla tanto al pubblico delle famiglie, quanto a quello delle scuole, dato lo spessore pedagogico della trama. Il testo è stato scritto in seguito agli incontri e ai laboratori tra gli artisti e gli alunni delle scuole coinvolti in un progetto sugli stereotipi di genere.
Età consigliata: 4-11 anni