Scuola popolare di economia Milvia Babbini
La Scuola è alla sua ottava edizione, patrocinata e organizzata da socie e soci aretine/i di Banca Etica e sostenuta anche dall'associazione Progetto5.
Quest'anno la Scuola intende proporre, senza scopo di lucro come d'uso, una serie di incontri che attraggano, unendoli, l'interesse culturale e la motivazione pratica. I temi affrontati vanno dall'acquisizione di consapevolezza nei confronti della buona alimentazione, alla nascita e sviluppo della Grande Distribuzione Organizzata con le sue comodità e i suoi pericoli, alla presentazione delle numerose iniziative che sul territorio aretino cercano di costruire un'alternativa sana e sostenibile a quest'ultima, mediante la cooperazione dei piccoli produttori e le pratiche di coltivazione biologica, la cooperazione dei consumatori mediante la costituzione di gruppi d'acquisto collettivi con l'acquisto e la vendita di prodotti alimentari a chilometro zero, la battaglia allo sfruttamento della manodopera, italiana e migrante, mediante iniziative di inserimento lavorativo a parità di trattamento. L'obiettivo principale della scuola è anche quest'anno quello di incentivare lo sforzo delle persone verso il sapere, il riflettere, il capire, il migliorare il proprio stile di vita, e il cercare di farlo insieme agli altri per avvicinarsi meglio ai propri obiettivi. Può fornire nuove informazioni, utili a rafforzare la capacità di decidere come orientare i propri acquisti e i propri consumi. Si propone di suscitare un punto di vista critico ed autocritico nei partecipanti, non di presentare in forma rigida un pensiero a tesi predefinite. Ai lavori della scuola è associato un gruppo di lettura sugli argomenti trattati, formato per ora da 5-6 persone, che proseguirà la sua attività anche oltre gli appuntamenti in programma.
Vi aspettiamo lunedì 11 novembre alle 17.30 presso la libreria Feltrinelli Point ad Arezzo. Saranno con noi:
Genuino Clandestino, una comunità in lotta per l'autodeterminazione e la sovranità alimentare. Nata nel 2010 a fianco dei contadini sempre più spinti ai margini del mercato dalle grandi industrie alimentari e da leggi inique, oggi è una rete nazionale che offre alternative al sistema capitalista ed impegnata nella difesa del bene comune.
"L'alveare che dice sì" del Valdarno, combinando tecnologia e agricoltura sostenibile è il progetto che, dopo il grande successo ottenuto in tutta Europa, ha portato anche in Valdarno un nuovo modo per fare la spesa. Tramite la piattaforma produttori locali e consumatori si uniscono per sostenere il consumo di prodotti freschi, genuini e a chilometro zero. I consumatori si iscrivono alla piattaforma e ordinano sul sito quello che i produttori locali hanno messo in vendita. Le consegne avvengono settimanalmente ad un orario definito. Nel Valdarno l'Alveare esiste da circa due anni a Figline e da quest'anno anche a S.Giovanni Valdarno.