"Substrati". La prima mostra dell'artista Diego Nicchi
Domenica 25 giugno a partire dalle 118 prima mostra pittorica "Substrati" dell'artista Diego Nicchi, in arte SangueDalNaso, fondatore dello studio privato e art lab Crocevia, situato in Via Trasimeno 71 ad Arezzo.
"Il termine substrato nasce nell’ambito del linguaggio scientifico per identificare una base o un sostegno naturale ed è composto di sub e strato: “sotto la pelle”. In questo caso, sotto la mia pelle: un concentrato di emozioni, sensazioni, passioni, sentimenti e sofferenze che hanno trovato posto dentro di me, sotto il mio corpo e dentro la mia anima. Una mescolanza di attimi, momenti da incorniciare, persone conosciute e belle anime scomparse che mi porto dentro come la coperta da cui Linus fa fatica a distaccarsi, perché, come quell’oggetto dall’aspetto insignificante, anche tutti i miei substrati fanno parte di me. Mi piace definirli come i tanti strati dell’anima, un prisma dall’effetto scomposto, una visione varia, sfaccettata e molteplice di me stesso. Quando la musica non è riuscita più a mantenere quieto il mio pensiero traboccante, la realtà si è imposta con tutta la sua bellezza e crudezza attraverso la fotografia: proprio quella dose di realismo che ho assorbito dalle strade, dagli oggetti passati e presenti, dai gesti e dalle espressioni di volti sconosciuti che ho ritratto, mi ha spinto a scomporre di nuovo tali immagini per osservarne e immortalarne “i substrati”. I dipinti sono quindi un mix tra l’arte infantile (figlia della mia Sindrome da Peter Pan) e l’urban art (figlia del quartiere di Saione, dove sono nato e cresciuto). Un grande arcobaleno di colori che vanno a sporcare il candore della tela e che tentano di nascondere quel finto oro, falso e senza valore, che tenta di emergere a fatica, come una sorta di miraggio."
Diego Nicchi nasce ad Arezzo nel 1987; fin da bambino passa i pomeriggi a disegnare i suoi personaggi preferiti dei cartoni animati su quintali di block notes. Dal 2001 al 2006 frequenta l’Istituto d’Arte Piero della Francesca diplomandosi in “Restauro e Catalogazione dei Beni Culturali”. Negli anni della scuola entra in contatto con la musica, un altro grande amore che, per anni, lo terrà impegnato in svariate attività, prima come speaker radiofonico, poi come direttore artistico e infine come autore e voce di progetti musicali con cui girerà l’Italia. Nonostante questa piccola grande parentesi continua a coltivare anche il primo grande amore, quello per l’arte figurativa, non perdendo mai l’occasione di fotografare la realtà che lo circonda, con qualsiasi mezzo possibile. Dopo la prima ondata di pandemia decide che è giunto il momento di tornare a raccontarsi e lo strumento che ritiene utile a ciò è la macchina fotografica: frequenta un corso di Fotografia Artistica ed Espressiva presso l’Associazione Fotografica Imago e prende parte a due mostre collettive. Nello stesso tempo ritorna a utilizzare il pennello, i colori e la tela dapprima fra le mura di casa e poi, intorno ai mesi di gennaio-febbraio, apre il Crocevia Studio, la sua casa artistica.