Arte e colore a Saione con la mostra di Luigi Viroli a Maninpasta
Il ristorante Maninpasta apre le porte all’arte e lo fa con l’esposizione di quadri dell’artista aretino Luigi Viroli. Aretino doc e creativo a tutto campo Viroli spazia dalla progettazione di interni al design di arredamento su misura, strizzando l’occhio di tanto in tanto a forme d’arte espressive come la pittura. Allo stesso modo in cui nei suoi progetti compone e scompone spazi ed elementi, nelle sue facce assembla ed amalgama creando un nuovo ordine dove non sempre le cose hanno il proprio posto, e dove si immaginano anche quando non ci sono.
Gli accostamenti di colore, spesso arditi e inaspettati, catturano lo sguardo rendendo impossibile il restare indifferenti.
“Dopo la bella mostra a cielo aperto di Maria Mulas che venne realizzata nel 2017, ed ancora visibile, nella zona di Saione abbiamo pensato, nel nostro piccolo, di portare nel quartiere l’arte ed il colore - spiegano Roberto e Massimo Lodovichi proprietari del locale - L’idea è stata quella di valorizzare il lavoro di un pittore aretino che si accostasse alla nostra visione del locale e crediamo che Luigi Viroli, con i suoi colori vibranti e la pittura leggibile e giocosa sia quel tocco di luce che cercavamo. L’accostamento arte e cibo non è un binomio nuovo ma noi, ad oggi, non lo avevamo ancora percorso e siamo certi di fare cosa gradita ai nostri clienti che dal 13 febbraio, e per tutta la primavera, potranno godere delle “Facce di Lu’”. Oltre che per la tipologia di opere, che ben si inseriscono nel contesto del locale, abbiamo pensato a Viroli anche per il fatto che è aretino. Spesso difatti ci è capitato di sentir dire che ci sono pochi luoghi in città, escludendo quelli ufficiali, che possano dare voce agli artisti locali e quindi abbiamo pensato che, seppur in un contesto poco usuale, avremmo potuto offrire un’occasione di visibilità”.
Chi è quindi Luigi Viroli al quale viene affidato il battesimo artistico di Maninpasta? Viroli è un personaggio eclettico con molti talenti, già affermato nel settore dell’arredamento d’interni scopre, per caso ma anche in modo naturale, il talento anche nel campo del disegno. Amante del bello e conoscitore della storia dell’arte e di tutti i mondi affini sfrutta il suo bagaglio per dar vita ad una forma d’arte del tutto personale, che certo affonda le radici in grandi nomi dell’arte contemporanea ma che da loro si discosta, seguendo un’inclinazione indipendente che trova concretezza nella serie di quadri che lui stesso ha battezzato le “Facce di Lu’” personaggi noti ma anche persone comuni o idee di volti che in pochi tratti prendono forma e si caratterizzano. Colori densi e cromatismi vibranti immediatamente leggibili e diretti ad essere fruiti in modo istintivo.
La mostra sarà godibile negli orari di apertura del ristorante dal 13 febbraio per tutta la primavera.