Banksy incontra Piero con la mostra “Affreschi Urbani” a Sansepolcro
“Sansepolcro è già ripartita, focalizzandosi sulla cultura e sulle varie forme di arte. Questa mostra dedicata a Banksy è uno dei tasselli più importanti della ripartenza”. Con queste parole il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli ha introdotto la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Affreschi urbani. Piero incontra un artista chiamato Bansky", che verrà inaugurato questo pomeriggio alle ore 18 al Museo Civico (ingresso solo su invito). In conferenza, erano presenti anche l’assessore alla Cultura Gabriele Marconcini, il presidente dell’associazione “MetaMorfosi” Pietro Folena, il direttore del Museo Civico, Maria Cristina Giambagli e uno dei curatori, Gianluca Marziani. L’altro è Stefano S. Antonelli.
Bansky
Originario di Bristol, nato intorno al 1974, identità nascosta fin da subito, inquadrato nei confini generici della street art, Banksy rappresenta il più grande artista globale del nuovo millennio, esemplare caso di enorme popolarità per un autore vivente dai tempi di Andy Warhol. Banksy incarna la miglior evoluzione della Pop Art originaria, il primo ad aver connesso le radici del pop, la cultura hip hop, il graffitismo anni Ottanta e i nuovi approcci del tempo digitale. A parlare, al posto di colui che nessuno ha mai visto e di cui nessuno conosce il volto, sono le sue opere. Immagini e forme di inaudita potenza etica, evocativa e tematica.
Questa mostra è esito di un progetto scientifico, analitico e critico indipendente. L’artista conosciuto come Banksy non è coinvolto nel progetto espositivo, pur essendone stato informato.
Le opere in mostra
A Sansepolcro, dal 20 giugno 2020 al 10 gennaio 2021, saranno in mostra una selezione di oltre venti serigrafie, quelle che Banksy considera tracce fondamentali per diffondere i suoi messaggi etici. Le opere riprodotte hanno avuto genealogie e percorsi eterogenei, diventando talvolta veri e propri “affreschi urbani”, spesso rimossi rubati o consumati dal tempo. Sono queste le immagini che hanno decretato il successo planetario di un artista tra i più complessi, geniali e intuitivi del nostro secolo.
Tra le opere in mostra ci sarà l’iconica Girl with Balloon, serigrafia su carta del 2004-05, votata nel 2017, in un sondaggio promosso da Samsung, come l’opera più amata dai britannici. Ci sarà poi Love is in the Air, un lavoro su carta che riproduce su fondo rosso lo stencil apparso per la prima volta nel 2003 a Gerusalemme, sul muro costruito per separare israeliani e palestinesi nell’area della West Bank, raffigurante un giovane che lancia un mazzo di fiori, messaggio potente a un passo dai lanciatori di pietre del palcoscenico più caldo del Mediterraneo. Altra opera fondamentale, con tutti i suoi rimandi all’iconografia del Rinascimento, reinterpretata secondo la tecnica del “détournement” che ne mette in crisi il significato classico, è la Virgin Mary, conosciuta anche come Toxic Mary, una serigrafia su carta del 2003 che, secondo alcuni, rappresenta una dura critica di Banksy al ruolo della Religione nella Storia.
“Ringrazio l’assessore Marconcini perché è stato il vero motore di questa mostra - ha continuato il sindaco - Siamo orgogliosi di aver portato questo evento a Sansepolcro e siamo sicuri che sarà un importante traino per il turismo, soprattutto in questo periodo post Covid in cui i piccoli centri sono più appetibili rispetto alle grandi città o ai luoghi particolarmente affollati. Ringrazio MetaMorfosi e Civita per la parte legata alla produzione e alla gestione. Infine ringrazio gli uffici del Comune e il Museo perché, appena saputo che potevamo procedere con l’organizzazione della mostra, hanno fatto tutto il possibile per restare nei tempi. Avanti con questa bella opportunità: per il territorio, i locali, il commercio, gli operatori turistici. Concludo sottolineando i risultati più che positivi della governance del nostro Museo Civico, decisa tre anni fa. Un modello di gestione che ha già garantito mostre di spessore, come quella di Caravaggio, Leonardo e McCurry”.
La mostra, fortemente voluta dal Comune, è stata promossa e prodotta da MetaMorfosi Associazione Culturale, in collaborazione con Civita. E’ il frutto dell’originale accostamento tra Banksy, uno dei maggiori rappresentanti della Street Art, e Piero della Francesca, uno dei maestri della pittura italiana del Rinascimento.
“Può sembrare un azzardo mettere in relazione i due artisti, ma in realtà non lo è – ha spiegato Marconcini – Piero della Francesca, con i suoi affreschi, è infatti considerato una delle massime espressioni del linguaggio della pittura murale ed ha rivoluzionato il paradigma artistico e culturale del suo tempo. Lo abbiamo accostato ad un artista contemporaneo, Banksy, che attraverso i muri diffonde messaggi figurativi in grado di scuotere le coscienze. Affreschi e Street Art sono due linguaggi diversi ma presentano numerose analogie. Certamente ci sono anche delle sostanziali differenze, che rendono ancora più suggestivo questo accostamento. Per esempio, l’affresco doveva durare a lungo nel tempo mentre la Street Art è più effimera e mutevole. La pittura murale aveva sempre una committenza molto rigida, espressione dei ceti egemoni, mentre la Street Art è più popolare e libera. Però, entrambe, possono proporre valori e ideali che hanno un respiro a-temporale, che va al di là delle epoche storiche. L’idea ci è piaciuta subito e troverà consenso nei visitatori. Contestualmente alla mostra, domani riapre anche il Museo Civico, rimasto chiuso nei mesi di lock down. Un buon auspicio, ne siamo sicuri. Concludo ricordando che proprio oggi, giorno di inaugurazione di questa importante mostra, si celebra il 503° anniversario dalla morte di Luca Pacioli, un altro grande biturgense”.
“MetaMorfosi è molto soddisfatta di aver contribuito a realizzare questo progetto suggestivo – ha dichiarato Pietro Folena - In pochi mesi ha preso vita una mostra assolutamente originale, profondamente radicata nel territorio e capace di creare emozioni irripetibili. Far incontrare Piero e Banksy, insieme, è un’“eresia” necessaria, per andare al di là della superficie, nel cuore del senso stesso dell’arte. Grazie al coraggio dell’Amministrazione Comunale di Sansepolcro, scommettiamo insieme sulla voglia di cultura e di futuro dopo la pandemia, e su quel turismo che cerca luoghi e territori magici come questa meravigliosa città”.