Flash mob ai tempi del Coronavirus: musicisti alle finestre per un live corale a distanza
Il flash mob ai tempi del coronavirus si fa a debita distanza, rispettando le regole del ministero e ognuno sul proprio balcone di casa. Oggi alle 18, musicisti di tutta italia e non, suoneranno per esorcizzare la paura e "per sentirci tutti un po’ più vicini, anche se lontani". Ecco tutte le informazioni per partecipare.
Mentre i bambini riempiono i balconi con striscioni di speranza, ieri in tantissime città italiane la musica ha vibrato nell’aria. Suoni, canti, voci che c’hanno un po’ alleggerito l’animo in questi giorni così difficili. Oggi alle 18 si replica ufficialmente con un vero e proprio flash mob lanciato sui social. Gli eventi sono tanti, ecco per esempio cosa dicono gli organizzatori del Flashmob sonoro
“Non importa saper leggere la musica, suonare uno strumento o possederlo; basta anche cantare una canzone o far suonare le pentole di casa, l’importante è farci sentire perché la musica è la migliore medicina per curare l’anima e in questo momento ne abbiamo bisogno”, si legge sulla pagina dell’evento.
L’invito è, quindi, quello di rompere il silenzio senza badare troppo alla forma. “È un evento che non mira al perfezionismo ma è un esperimento di socialità a distanza. I vostri video potete caricarli direttamente sulla bacheca dell’evento, in modo da condividere con tutti la memoria dell’esperienza”, si legge ancora.
Come partecipare?
L’annuncio del flash mob sonoro sta circolando anche su Whatsapp e proprio sulla messaggistica viene spiegato come partecipare:
Flash mob venerdì 13 alle 18 in punto tutti gli abitanti d’ Italia prenderanno il loro strumento e si metteranno a suonare dalla loro finestra. Il nostro paese diventerà così per quei pochi minuti un gigantesco concerto gratuito! Diffondete il più possibile questo messaggio a tutti gli italiani che conoscete per farsi sentire. Sabato 14 invece ore 12 tutti alle finestre per un lungo applauso di ringraziamento a tutti coloro che stanno lavorando per noi negli Ospedali e di incoraggiamento a noi”.