EVENTO ANNULLATO | Dante 699, l'ultima fatica di Giuseppe Fanfani. La presentazione del libro
L'evento è stato rimandato a data da destinarsi
Giovedì 27 la mattina dalle 11 alle 13 incontro con Giuseppe Fanfani per firmacopie e dialogo sul suo ultimo libro “Dante 699”. A 699 anni dalla morte di Dante Alighieri, questo libro rappresenta la versione più compiuta del modo in cui Giuseppe Fanfani, per tutti Beppe, rende omaggio alla
Divina Commedia. Così l’artista lavora all’illustrazione del celeberrimo scritto, in cammino, anche lui, nell’onda di un’altrettanto illustre tradizione: dando vita a un
binomio arte-letteratura dalla soluzione del proprio essere, insieme, autore e scrittore. E tale condizione si fa precipua e strumentale, perché in questa maniera egli scopre e riscopre di continuo la sua ambivalenza. Il libro tratta la versione iconografica dell’Inferno dantesco, che l’artista realizza mirando all’emozione comunicata non tanto tramite una tecnica figurale curata e minuziosa, quanto contaminando la figura stessa di soluzioni quasi informali, immerse in atmosfere dense, cariche, turbate, stranianti, coltivando spontaneità e immediatezza:
sentimenti che si lasciano voluttuosamente trasmettere all’occhio e alla mente di chi osserva.
Giuseppe Fanfani
È nipote del celebre Amintore, figlio del fratello minore Ameglio, avvocato e insegnante, che ha partecipato alla vita politica locale fino a ricoprire la carica di segretario provinciale della Democrazia Cristiana.
Iscritto all'Azione Cattolica nell'adolescenza, a diciassette anni aderì alla DC, venendo in seguito eletto consigliere comunale a Sansepolcro e poi consigliere provinciale ad Arezzo. È stato presidente dell'USL della Valtiberina. Per due volte è stato segretario provinciale della DC.
Alle elezioni politiche del 13 maggio 2001 venne candidato alla Camera dei deputati per L'Ulivo nel collegio di Arezzo-Valtiberina risultando eletto con 49.794 preferenze. Alla Camera ha fatto parte della Giunta per le autorizzazioni a procedere, del Comitato parlamentare per i procedimenti d'accusa, della Commissione Giustizia e Telekom-Serbia.
È stato responsabile nazionale Giustizia della Margherita.
Alle elezioni politiche del 2006 è stato fra i candidati della lista dell'Ulivo in Toscana, nonostante fosse candidato anche come sindaco di Arezzo, senza risultare fra gli eletti in Parlamento.
Nelle elezioni amministrative di maggio viene eletto sindaco con il 59,2% dei voti.
Il 29 maggio 2010 ha presentato Fulgenzio, il suo primo romanzo, storia di un parroco nel dopoguerra.
Il 9 settembre 2014 è eletto, insieme al Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze Giovanni Legnini, componente laico del CSM in quota PD con 499 voti sui 489 richiesti pari ai 3/5 dei votanti nel quinto scrutinio. A sette giorni dall'elezione, decide di dimettersi da sindaco di Arezzo, venendo sostituito nell'incarico dal vice-sindaco Stefano Gasperini.