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Wallah Te Jure, il documentario all'Eden a ingresso gratuito

Invito al Cinema Eden in occasione della Giornata Internazionale del Migrante. Mercoledì 13 dicembre, alle ore 21:00, appuntamento al Cinema Eden di Arezzo, con ingresso libero, per la visione del film “Wallah – Je Te Jure” di Marcello Merletto...

Invito al Cinema Eden in occasione della Giornata Internazionale del Migrante. Mercoledì 13 dicembre, alle ore 21:00, appuntamento al Cinema Eden di Arezzo, con ingresso libero, per la visione del film “Wallah – Je Te Jure” di Marcello Merletto, documentario del 2016 girato tra Niger, Senegal e Italia. Nel film uomini, giovani e donne di Senegal, Gambia, Guinea, Camerun e Togo ci raccontano perché sono partiti e ciò che hanno vissuto passando per un paese chiave di queste rotte, il Niger. Entriamo con rispetto e pudore in villaggi rurali senegalesi, nelle stazioni di autobus, nei “ghetti” dei trafficanti nigerini di Agadez. Sfioriamo la fame, la sete, le violenze del deserto e della Libia, la lotteria del mare. Per approdare infine, con chi ce l’ha fatta, alla “nuova” (e non facile) vita in Italia, fra strade, cortili, sollievo e disillusione.

Prima della proiezione introduzione a cura del Progetto Sprar Arezzo – Sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati. Info: Officine della Cultura, tel. 0575 27961; Arci Nuova Associazione, tel. 0575 23549; Cinema Eden, via Guadagnoli, 2, tel. 0575 353364.

L’invito al cinema si rinnoverà mercoledì 20 dicembre con la proiezione del film “Human Flow”, documentario di Ai Weiwei del 2017. Una mappatura dettagliata, asciutta e agghiacciante, degli esodi biblici in atto sul nostro pianeta, realizzata filmando dal di dentro i campi profughi e le onde anomale di intere popolazioni costrette a lasciare, per guerra, fame e persecuzioni, la propria terra e le proprie case. Contro le regole del documentario classico, Ai Weiwei non è solo testimone, è partecipe, condivide le marce disumane dei rifugiati, si improvvisa cuoco, barbiere, fotografo di strada, scherza e consola. Ha i suoi cameramen, ma riprende anche col suo cellulare. E sono immagini che ti costringono a vivere quello che vedi.

Entrambi gli appuntamenti, dal titolo “Terra senza promesse”, sono a cura di Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), Provincia di Arezzo, Arci Arezzo e Officine della Cultura.

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