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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cultura

Tributo alla musica di Angelo Branduardi. L'evento con Silvio Trotta in piazza Sant'Agostino

Dopo 24 produzioni discografiche legate al mondo della musica tradizionale italiana Silvio Trotta presenta un nuovo disco tributo alla musica di Angelo Branduardi. “Confessioni di un musicante” Silvio Trotta canta Branduardi è il cd prodotto...

Dopo 24 produzioni discografiche legate al mondo della musica tradizionale italiana Silvio Trotta presenta un nuovo disco tributo alla musica di Angelo Branduardi.

“Confessioni di un musicante” Silvio Trotta canta Branduardi è il cd prodotto dall’A.C. Musicanti del Piccolo Borgo per l’etichetta discografica RadiciMusic Records. Sarà presentato giovedì prossimo 26 luglio in Piazza Sant’Agostino alle 22.00 con ingresso libero, all'interno del programma di EtnicArezzo. Silvio Trotta, conosciuto ad Arezzo per le sue coraggiose proposte di “musica altra”, anima preziosa del Circolo Culturale Aurora, è un tenace ricercatore delle tradizioni popolari. Raffinato polistrumentista, sin dai primi anni settanta ha intrapreso un percorso di ricerca sul campo di musica tradizionale nel centro/sud d’Italia che ancora oggi continua.

Fiori all'occhiello della sua carriera sono certamente i Musicanti del Piccolo Borgo e i Viulàn, gruppi storici del folk revival italiano attivi da oltre quarant’anni.

Le fertili collaborazioni con il grande cantastorie toscano Riccardo Marasco, con Jessica Lombardi e Claudia Bombardella gli hanno permesso inoltre di spaziare sia in ambiti musicali interculturali che nella musica antica sacra e profana.

Dopo 45 anni di carriera sui palchi di tutta Europa Silvio Trotta, con una freschezza artistica sorprendente, propone al pubblico questo nuovo progetto sostanziato da vecchie passioni.

Accompagnato da una straordinaria band di Malandrini In Folk, rivisita il repertorio di Angelo Branduardi nel quale, da sempre, rintraccia e riconosce i suoi stessi grandi interessi: la musica popolare italiana, le sonorità nord europee, la musica antica e soprattutto la ricerca e il recupero di quel patrimonio culturale immateriale tramandato in ogni angolo del mondo.

Il progetto, nato nel 2013 e arricchitosi in itinere del contributo appassionato di tanti amici musicisti provenienti da mondi musicali diversi, testimonia la sua capacità artistica nel saper amalgamare suoni, stili e ritmi ma anche la sua attitudine carismatica ad unire le persone in un’idea di musica corale assimilata certamente dal mondo della musica popolare di cui è protagonista da decenni.

Ed è nelle acque originarie della musica di tradizione che immerge i diciotto brani scelti dall’infinito repertorio del Maestro Branduardi, li colora, grazie ai suoi Malandrini, con gli strumenti popolari, la zampogna, l’organetto, il piffero, i flauti irlandesi, la ghironda e li rilegge in chiave folk senza perderne la suggestione.

Con uno di essi connota il suo album; “Confessioni di un malandrino” diventa “Confessione di un musicante” sostantivo che più di ogni altro, a dir suo, gli appartiene.

Lo accompagnano musicisti provenienti dal mondo della musica etnica: Massimo Giuntini, celebrato virtuoso di aerofoni celtici, Stefano Tartaglia, piffero magico del folk italiano, Cristian Di Fiore giovanissimo talentuoso zampognaro. Dalla musica classica: Alessandro Bruni alla chitarra e Michela Fracassi al violino, musicisti classici capaci di superare sterili cristallizzazioni di genere. Dal mondo del jazz e non solo i “motori” del gruppo: Andrea Nocentini eclettico batterista e Maurizio Bozzi, un riferimento italiano al basso.

Il concerto di presentazione vanterà inoltre ospiti di eccezione, musicisti presenti nel disco tutti intenzionati a trasformare il concerto in una festa.

Nando Citarella voce e tammorra, Giorgio Albiani chitarra, Cesare Guasconi ghironda, Claudia Bombardella voce, Paola Pasquini e Carmelo Giallombardo viole.

Questi artisti si alterneranno sul palco per rendere omaggio ad Angelo Branduardi ma soprattutto all’amico Silvio Trotta, alla sua vita spesa per la musica, alla sua capacità gentile di trascinare in un progetto comune le bellezze della diversità.

Un’ altra serata nell’ambito di OrgiasticAurora assolutamente da non perdere.
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