"Sperare insieme": due giorni di incontri con testimoni speciali del nostro tempo
Due giorni di incontri, testimonianze, esperienze artistiche per dimostrare che è possibile aprire nuovi spazi di fiducia anche in una fase così difficile della nostra storia. Sarà questo l’obiettivo di “Sperare insieme” il convegno in programma sabato 8 e domenica 9 luglio a Romena.
Protagonisti saranno alcuni testimoni che, con la loro vita, dimostrano che è possibile muoversi controcorrente rispetto all’onda montante di smarrimento e di pessimismo prodotta dagli eventi epocali degli ultimi anni: pandemia, guerre, tensioni sociali, effetti del cambiamento climatico.
Il convegno, in programma nell’auditorium climatizzato della Fraternità, si aprirà sabato 8 alle ore 10.30 con un personaggio molto singolare: Michel Simonet. Da trent’anni Michel fa lo spazzino in Svizzera, a Friburgo, lo fa per scelta, perché la vita, sostiene, può essere bellissima anche guardandola dal basso, può essere poetica anche in dettagli che non osserviamo: non a caso sul suo carretto ogni mattina sistema una rosa fresca (non a caso il libro che ha scritto sulla sua esperienza si intitola (“Lo spazzino e la rosa”).
Il pomeriggio di sabato, ore 15, sarà aperto da Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi che con la loro associazione Linea d’Ombra assistono a Trieste i migranti della rotta balcanica offrendo loro il primo sorso di umanità dopo anni di cammino, in fuga da Paesi poveri e, spesso, in guerra. Lorena, in particolare, si prende cura dei loro piedi, spesso in condizioni drammatiche, un gesto d’amore e un segno di accoglienza.
E siccome ogni segno di speranza deve partire da una capacità di incontrare o ritrovare sé stessi, alle 17.30 arriverà Daniel Lumera, esperto di scienze del benessere e della qualità della vita, riferimento internazionale nella pratica della meditazione: i suoi seminari e i suoi incontri sono sempre seguitissimi. Oltre a essere protagonista di un incontro in auditorium, Daniel, guiderà una meditazione al tramonto nei prati di Romena.
La serata, ore 21, sarà invece animata da un gruppo di giovani di Napoli che hanno dato vita a un progetto di riscoperta della musica napoletana “Tornaccantà” che ha anche il valore di accompagnare la rigenerazione di un quartiere ‘storico’ il rione Sanità, da cui questi giovani provengono.
La mattina di domenica 9 luglio, dopo le lodi in pieve di don Luigi Verdi, responsabile della Fraternità. Il primo intervento sarà quello di Andrea Caschetto, conosciuto come “l’ambasciatore del sorriso”: un tumore al cervello a 15 anni gli ha reso labile la memoria a breve termine ed efficace solo quella basata sulle emozioni, e così lui si è messo in viaggio visitando e aiutando i bambini negli orfanotrofi e nelle favelas di tutto il mondo, e negli ospedali delle zone di guerra, dall’Iraq all’Ucraina per portare loro un sorso di speranza e di gioia.
Alle 11 sarà poi la volta di don Antonio Loffredo, protagonista del grande cammino di rinascita intrapreso dal rione Sanità, all’insegna dell’arte e della cultura: nel quartiere, che sarà rappresentato dai giovani di “Tornaccantà”, sono nate orchestre, associazioni teatrali, sono stati rilanciati siti come le catacombe di San Gennaro ad opera di cooperative di giovani.
La due giorni di Romena sarà conclusa, domenica pomeriggio (ore 15), prima da una testimonianza online, quella della grande scrittrice Dacia Maraini (l’intervista è stata realizzata alla vigilia del convegno) e poi dall’intervento, in presenza, di Derio Olivero, il Vescovo di Pinerolo, un uomo di grande valore culturale, umano e dalla fede aperta, capace di parlare dei valori della vita e della fede attraverso l’arte.
I temi e gli incontri del convegno saranno introdotti dalla musica grazie alla presenza di Letizia Fuochi, cantautrice fiorentina, con un vastissimo repertorio che abbraccia tutto il mondo della musica d’autore italiana, e non solo.
Come partecipare
Le iscrizioni al convegno sono ancora aperte. Per info e iscrizioni: mail: convegni@romena.it
Gli iscritti al convegno avranno la priorità nell’ingresso in auditorium. Saranno però disponibili e aperti a tutti i posti a sedere residui in auditorium e quelli di una seconda sala attigua (il portico) dove sarà installato uno schermo.