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Sgarbi ad Arezzo: "I soldi di Icastica per il parco archeologico del Pionta"

"I soldi di Icastica per il Pionta". Così il professor Vittorio Sgarbi ha commentato con la stampa alla fine del sopralluogo nel Colle del Pionta teatro di scavi archeologici (fermi dal 2009) e di ritrovamenti che conferiscono a quel luogo un...

"I soldi di Icastica per il Pionta". Così il professor Vittorio Sgarbi ha commentato con la stampa alla fine del sopralluogo nel Colle del Pionta teatro di scavi archeologici (fermi dal 2009) e di ritrovamenti che conferiscono a quel luogo un significato profondo, millenario, che racchiudono il senso dell'aretinità stessa, dove i rilievi scientifici collocano anche il primo Duomo di Arezzo, il Tempio di San Donato, patrono della città ed anche la sua tomba prima di essere trasferito nell'attuale cattedrale.

Sgarbi è arrivato ad Arezzo in occasione della presentazione al pubblico dei rilievi condotti anche con tecnologia 3d e della relativa mostra al Circolo Artistico ed è stato accompagnato da Mauro Mariottini presidente dell'associazione Academo che è impegnata nella ricerca storica e nei rilievi e che ha presentato un progetto per riprendere gli scavi e dare la giusta visibilità culturale e turistica al Colle del Pionta da restituire agli aretini e da rendere volano di turismo.

Sgarbi, in un tardo pomeriggio piovoso ha osservato gli scavi, in compagnia dell'Arcivescovo di Arezzo Riccardo Fontana, ha ascoltato dalle parole di Mariottini e del responsabile scientifico Giorgio Verdiani, del dipartimento di architettura dell’Università degli studi di Firenze che lo hanno guidato in due siti di scavi all'aperto, nella chiesina e nella sua cripta.

"Questi scavi non sono ben tenuti - ha osservato subito Sgarbi - ma non sarà difficile per l'amministrazione recuperarli, ho visto luoghi ben più degradati. Il luogo merita, perché è sufficientemente remoto pur essendo nel centro della città, molto suggestivo, un posto dimenticato come questo deve essere riabilitato alla conoscenza e quindi i principi generali che ispirano queste ricerche sono nobili. La ricerca determina curiosità ed attenzione, se lo stato o anche un privato investissero in questo scavo ne trarrebbero giovamento, perché di Arezzo non si parla tutti i giorni, dopo che l'amministrazione di prima non ha capito la mia sottilissima suggestione, quella di chiedere la Chimera per l'Expo, secondo me alla fine avrebbero ceduto e sarebbe andata con la targa di Chimera di Arezzo cancellando quasi la memoria di dove è conservata. Insomma lo stato farebbe buona cosa ad investire su questo intervento, non molto costoso, ma molto redditizio."

E quando viene ad Arezzo Sgarbi, non può fare a meno di parlare di Piero della Francesca ed ha risposto alle domande dei giornalisti sull'accesso a pagamento nella Basilica di San Francesco e sull'Anno di Piero nel 2016.

A rappresentare la città c'era il sindaco Alessandro Ghinelli, arrivato in corsa da un consiglio comunale terminato prima del previsto e con qualche tensione politica nella maggioranza. Il primo cittadino ha confermato la volontà di recupero dell'intera area del Pionta dal degrado e dall'abbandono in cui si trova adesso e che si accompagna purtroppo a numerosi fatti di cronaca. "Ci sarà un progetto per la sicurezza che con i vigili urbani si occuperà anche di questo" ha dichiarato Ghinelli.

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