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Scortecci: "Marketing e comunicazione per la Giostra. Per Maestro di Campo avrei detto no"

Ha passato tutti i livelli di coinvolgimento nella Giostra da paggetto fino a babbo di un giostratore. Un legame molto profondo che ha le radici nel 1934 "Quell'anno mio bisnonno fece il primo cappotto per il quartiere, ho trovato anche la moglie...

Ha passato tutti i livelli di coinvolgimento nella Giostra da paggetto fino a babbo di un giostratore. Un legame molto profondo che ha le radici nel 1934 "Quell'anno mio bisnonno fece il primo cappotto per il quartiere, ho trovato anche la moglie nell'ambiente del Saracino". Franco Scortecci felice della nomina da parte del sindaco Ghinelli a presidente dell'Istituzione Giostra prima di accettare ha chiesto che tutti i protagonisti del Saracino e quindi i rappresentanti dei quartieri fossero d'accordo. Il sondaggio deve avere avuto esito positivo visto che poi è arrivata la sua ufficializzazione.

"Ieri è arrivata la proposta, oggi ho accettato, ero anche combattuto dal fatto che stavo facendo semplicemente il babbo di un giostratore e non volevo togliere la scena a lui, adesso è il suo momento."

E cosa ha detto Gianmaria di questa nomina?

"Mi ha fatto i complimenti, ma mi ha anche detto che questa non ci voleva, sa bene che quando ci saranno da prendere decisioni di sicuro non lo faciliterò, anzi al contrario. Comunque ho accettato anche perché questo ruolo non incide e non ha poteri decisionali nel corso della Giostra, se fosse stato per Maestro di Campo avrei detto di no."

Verso quale direzione deve andare la Giostra del Saracino:

"E' ancora presto per dirlo, però sono convinto che la Giostra abbia ancora molto da dare, non solo dal punto di vista della sfida, ma anche per l'aggregazione sociale e di comunicazione e marketing, perché ha un alto valore storico e culturale ed è un veicolo potente di promozione del territorio fuori di Arezzo, insieme a Piero della Francesca e la Fiera Antiquaria."

Certo ci sarà da fare i conti con le ristrettezze economiche?

"Beh questo è vero, ma se le idee sono valide ci sono mille modi per cercare fondi, dal coinvolgimento di privati fino ai fondi europei."

In chiusura parliamo di un altro protagonista della Giostra, il Buratto re delle Indie. Dopo l'intervento del dottore del Buratto non ha più dato problemi:

"Più che dottore lo chiamo maestro artigiano, un mago, intendo ovviamente Enzo Scartoni che ho già sentito, un uomo che ci mette amore, un artigiano di quelli che non esistono più, da quando ci ha messo le mani lui tutto che è per il meglio. Come gli aretini migliori che quando fanno una cosa la fanno con grande passione, con molto attaccamento."

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