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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura

Scavi al Pionta: riportati alla luce due antichi ingressi alla cripta. Trovate monete in bronzo

Spolverate, sembrano gettoni verdi. Sono state trovate lì, non lontano dalla zona della ipotetica cripta che gli archeologi sostengono abbia potuto custodire finora la tomba di San Donato. Il colore è dato dal bronzo ossidato: sono monete databili...

Spolverate, sembrano gettoni verdi. Sono state trovate lì, non lontano dalla zona della ipotetica cripta che gli archeologi sostengono abbia potuto custodire finora la tomba di San Donato. Il colore è dato dal bronzo ossidato: sono monete databili V-VI secolo d.C.

Gli ultimi giorni di scavi, prima della pausa di agosto, sono stati fecondi di entusiasmanti novità. La nuova campagna guidata dalla professoressa dell'università di Tor Vergata Alessandra Molinari e promossa dall'associazione culturale Academo - presieduta da Mauro Mariottini - ha ottenuto risultati straordinari: su tutte la scoperta di un edificio poligonale - che potrebbe essere il Duomo Vecchio di Arezzo -, una tomba con le ossa di due neonati e una stanza con un muro dall'andamento ellissoidale, compatibile con l'antica cripta.

Ed è proprio al livello della cripta che sono state trovate le monete. Un'epoca paleocristiana, tra il V e il VI secolo. La struttura, di cui si intuisce la forma del muro esterno (stondato) potrebbe essere coeva. Si trova sotto quello che è ritenuto il Duomo Vecchio, il tempio di San Donato progettato dall'architetto Maginardo. E sono stati scoperti due accessi che dall'ipotetico Duomo scendono verso questa stanza.

Gli scavi sono proceduti per livelli, centimetro dopo centimetro, gli studiosi sono andati a ritroso nei secoli, riportando alla luce le vestigia del passato (vasellame, per lo più, ma anche monete): da quelle poste poco sotto la superficie (1700 e 1800), fino agli strati inferiori del 400-500 d.C., ovvero gli anni di costruzione della possibile cripta.

Gli indizi trovati lasciano supporre che si tratti della parte più antica del complesso del Pionta: è ancora semi sepolta e, chissà, potrebbe contenere il sepolcro del patrono. La tomba dei bambini è stata trovata ai margini di questa struttura: le ossa dei due piccoli (forse di 2-3 anni) devono essere ancora studiate. I ricercatori ipotizzano che potrebbero essere stati figli di una importante personalità aretina di un millennio (o più) fa, e per questo sepolti nelle vicinanze del santo.

Tra le certezze degli scavi ci sono però le imponenti fondamenta del Tempio di San Donato, ovvero il Duomo Vecchio di Arezzo, consacrato nel 1032 e distrutto cinque secoli più tardi (nel 1561) da Cosimo I de' Medici. La forma poligonale si può già apprezzare, ma occorre proseguire nello scavo per accertarne la pianta di tipo ottagonale che disegnò il Vasari. Le dimensioni paiono però notevoli: lo spessore dei tre lati finora emersi è di cinque metri: in grado di sostenere il peso enorme di una struttura gigantesca (si suppone 4 volte più grande della vicina cattedrale dedicata ai Santi Stefano e Maria, già riportata alla luce).

@MattiaCialini

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