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“Roma e la sua Campagna. Immagini e testi del Grand Tour”. La mostra a Casa Bruschi

E’ stata inaugurata presso la Fondazione Ivan Bruschi la Mostra Roma e la sua Campagna. Immagini e testi del Grand Tour, a cura dell’Avv. Renato Mammucari e del Dott. Fabrizio Nevola. Una selezione di dipinti, oggetti e documenti originali del...

E’ stata inaugurata presso la Fondazione Ivan Bruschi la Mostra Roma e la sua Campagna. Immagini e testi del Grand Tour, a cura dell’Avv. Renato Mammucari e del Dott. Fabrizio Nevola.

Una selezione di dipinti, oggetti e documenti originali del periodo del Grand Tour, momento storico nel quale i giovani dell’aristocrazia europea e molti studiosi, a partire dal XVII sec., si recavano in Italia per studiare e arricchire le loro conoscenze artistiche e culturali. (Museo Casa Bruschi dal 22 maggio fino al 3 luglio 2016).

All’inaugurazione sono intervenuti l’Avv. GianPaolo Taddei, Conservatore della Casa Museo Ivan Bruschi, il Prof. Attilio Brilli, e i curatori, l’Avv. Renato Mammuccari e il Dott. Fabrizio Nevola.

L’esposizione trova all’interno della Casa Museo la sua collocazione perfetta creando un’alchimia indissolubile e subito percepibile, essendo la collezione di Casa Bruschi anch’essa una sorta di Grand Tour, destinata a promuovere un’occasione di arricchimento e propensa a generare l’ispirazione e lo stimolo verso il collezionismo nonché a proiettare il visitatore nella contemplazione dell’Arte. Un Grand Tour “generalizzato” al di là del tempo e dello spazio, affrancato, cioè, da limiti di collocazione temporali, etnici, sociologici e strutturali.

Per questo l’evento che oggi la Fondazione propone al pubblico è una splendida e meditata selezione di dipinti e di oggetti provenienti dalle più raffinate collezioni di studiosi e di cultori del tema, che rappresentano e illustrano il Grand Tour nei suoi molteplici aspetti così come venne vissuto, apprezzato, percepito e amato dai viaggiatori dell’epoca.

I dipinti e gli oggetti presenti testimoniano un’epoca e un accadimento non momentaneo ma protrattosi nel tempo e che ancora oggi prosegue il suo cammino in modo nuovo e moderno ma sempre alla ricerca del “culto del bello” e di luoghi ancora inesplorati, perché il Grand Tour, anche se rappresentato “in sedicesimo” dalla Casa Museo Ivan Bruschi, non può che essere compiuto e consequenzialmente sortire un effetto destinato ad aprire l’animo alla bellezza, alla conoscenza ed alla comprensione degli uomini e delle loro opere.

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