rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Porta Sant’Andrea: dal “Tombolone di Natale” sostegno alla fondazione “il Cuore si scioglie”

Un successo anche quest’anno la trentasettesima edizione del tradizionale “Tombolone di Natale” del Quartiere di Porta sant’Andrea: circa duecento quartieristi hanno trascorso la serata di sabato 26 dicembre nella sala d’armi di Palazzo san Giusto...

Un successo anche quest’anno la trentasettesima edizione del tradizionale “Tombolone di Natale” del Quartiere di Porta sant’Andrea: circa duecento quartieristi hanno trascorso la serata di sabato 26 dicembre nella sala d’armi di Palazzo san Giusto tra tombole, divertimento e solidarietà. Anche quest’anno, infatti, la dirigenza biancoverde ha confermato l’adesione alla campagna di adozioni a distanza “il Cuore si scioglie”, promossa dalla sezione soci Coop di Arezzo. Molti dei presenti hanno dovuto seguire la tombola dagli adiacenti locali del circolo ricreativo.

Per finanziare i progetti di adozione a distanza e interventi di cooperazione in Italia e all’estero, l’intero incasso di una delle tombole, 350 euro, è stato devoluto alla fondazione “il Cuore si scioglie” e consegnato alla rappresentante della sezione soci Coop aretina Milena Dionigi.

“Sono molto soddisfatto del risultato, - dice il rettore del Quartiere Maurizio Carboni – ancora una volta abbiamo finalizzato un momento di aggregazione per le nostre famiglie ad un progetto di solidarietà e c’è stata una risposta di massa. Siamo felici di poter dare il nostro contributo anche a questa iniziativa, assieme ad altre che .”

“Ringraziamo Porta sant’Andrea per il contributo che, ormai da anni, da ai nostri progetti, - afferma Milena Dionigi di Coop Arezzo – il quartiere quest’anno ha scelto di sostenere un progetto in Perù, sostenuto da Arci con l’associazione Manthoc, movimento di auto-organizzazione di bambini e adolescenti lavoratori. Il sostegno – spiega Dionigi - serve per ampliare le attività dei centri di accoglienza per i ragazzi lavoratori di strada a Lima, Ayacucho, e Cuzco, le Case del Manthoc, con progetti educativi, di recupero scolastico, di socializzazione, di formazione professionale, un presidio medico di base e un consultorio legale e psicologico. Verranno inoltre supportati programmi di appoggio scolastico per i bambini delle comunità andine di Catalinaya e Union Potrero, zone isolate in cui il sistema educativo statale non tiene di conto dei bisogni speciali dei bambini indios, che parlano l’antica lingua quechua e non hanno strumenti o materiali per frequentare la scuola.”

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Porta Sant’Andrea: dal “Tombolone di Natale” sostegno alla fondazione “il Cuore si scioglie”

ArezzoNotizie è in caricamento