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Pievi e Castelli in Musica, ecco l’edizione del trentesimo compleanno

L’Unione dei Comuni Montani del Casentino, in collaborazione con i Comuni di Castel Focognano, Talla, Bibbiena, Poppi, Montemignaio e Pratovecchio Stia, e con la partecipazione di Regione Toscana, Coingas e Estra Energie, presenta la trentesima...

L’Unione dei Comuni Montani del Casentino, in collaborazione con i Comuni di Castel Focognano, Talla, Bibbiena, Poppi, Montemignaio e Pratovecchio Stia, e con la partecipazione di Regione Toscana, Coingas e Estra Energie, presenta la trentesima edizione del festival Pievi e Castelli in musica, che si svolgerà fra il 22 settembre e il 7 ottobre prossimi. Sette le date di un cartellone realizzato seguendo alcune linee guida: destagionalizzare gli eventi puntando a periodi solitamente meno attivi del consueto binomio luglio – agosto, proporre un palcoscenico importante ad alcune realtà emergenti territoriali, tener fede alla storia trentennale con alcuni eventi di sicuro richiamo. Ne è nato un mix che comprende anche spettacoli dedicati all’attualità più pressante ma anche alla memoria (i canti e racconti su Licio Nencetti). Gli appuntamenti con gli artisti più noti al grande pubblico sono l’apertura e la chiusura del festival: venerdì 22 settembre all’auditorium “Berrettarossa” di Soci si esibisce Giorgio Canali, uno dei leader storici del rock alternativo in Italia. Il gran finale invece spetta a Nada, attesa al teatro Antei di Pratovecchio sabato 7 ottobre.

“Ogni manifestazione che dura da trent’anni”, osserva Eleonora Ducci, Sindaco di Talla che presso l’Unione ha la delega alla Cultura, “è entrata ormai nel cuore della gente. Come Unione sosteniamo questo cartellone con convinzione e ringrazio tutti coloro che ne rendono possibile la realizzazione a qualunque livello. Forse, tolte dal contesto della piena estate, le stelle che abbiamo chiamato quest’anno ad illuminare le notti di Pievi e Castelli brilleranno ancora di più. Per far questo dovevamo portare alcune serate al coperto, e lo abbiamo fatto scegliendo comunque luoghi di prestigio, come il Castello di Poppi, il Dovizi di Bibbiena e così via. Montemognaio, Talla, Pieve a Socana e le logge del grano di Strada in Casentino invece in questo senso rappresentano la continuità con la tradizione. Ci auguriamo che il pubblico accolga positivamente il nostro sforzo e ci dica se questa può essere una via giusta per dare nuova linfa al festival che lo preservi e lo faccia crescere per altri trent’anni ancora”.
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