rotate-mobile
Cultura Centro Storico

L'eredità di Aceves per Arezzo: il cavallo a guardia di San Francesco rimane in città

Le operazione di disallestimento della mostra Lapidarium prendono il via proprio quest'oggi.

Addio ai mostri sacri di Gustavo Aceves.
I mastodontici cavalli arrivati la scorsa estate in città sono pronti a prendere la strada di New York dove, per un altro po' di tempo, rimarranno in esposizione dopo mesi trascorsi in città.

Le operazione di disalestimento della mostra Lapidarium prendono il via proprio quest'oggi. Attività che andranno avanti per tutto il mese di febbraio e che comporterà la chiusura al pubblico della Fortezza Medicea.
Un addio cominciato qualche giorno fa quando la massiccia scultura presente sul sagrato del duomo venne smontata, impacchettata e caricata su un tir.

Fortezza chiusa fino al 28 febbraio

"Non potremo dimenticare i cavalli di Aceves, troppa è la bellezza che abbiamo visto, troppo l’orgoglio che ci ha scosso, troppo l’amore che abbiamo provato per la nostra città che ne è stata cornice impareggiabile" scrisse il sindaco Ghinelli lo scorso 12 febbraio quando il primo dei cavalli dell'artista messicano lasciò il sagrado della cattadrale lasciando spazio ai fedeli in pellegrinaggio per la Madonna del Conforto.

aceves-cavallo

Oltre 50mila sono stati i visitatori che hanno ammirato per mesi le duecento opere dislocate in più angoli.
C'è chi le ha scovate dentro alla Fortezza e chi invece vi si è imbattuto quasi per caso passeggiando per le strade del centro storico.
Da oggi la maggior parte se ne andrà. Tutte via eccetto, forse, una: quella di piazza San Francesco.

Lapidarium, la mostra di Gustavo Aceves

Quel cavallo sospeso che volta le spalle alla basilica di San Francesco. Lo stesso luogo dove sono custoditi gli affreschi di Piero della Francesca, capolavoro tanto caro e tanto ammirato dallo stesso Aceves.

"Quando mi hanno detto che avrei lasciato una delle mie opere di fronte alla basilica di San Francesco - dichiarò al suo arrivo in città l'artista - non riuscivo a credere che potesse essere vero. Ero così emozionato da non riuscire a controllarmi". 

E ora quella stessa opera, così come ha sussurrato lo stesso Aceves durante la presentazione del catalogo della mostra, potrebbe rimanere in città. Per sempre a guardia di quei dipinti che da secoli destano meraviglia negli occhi di chi li guarda.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'eredità di Aceves per Arezzo: il cavallo a guardia di San Francesco rimane in città

ArezzoNotizie è in caricamento