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Mare di Mezzo in tour con Moneti. Nuovo viaggio per la chitarra costruita con gli scarti degli scafi dei migranti

A distanza di tre anni dalla sua nascita e dal suo debutto nel panorama della musica nazionale ed internazionale, ecco che lo strumento parte per la sua prima tournée.

E’ stata stretta dalle braccia di Carlos Santanta, accarezzata dalla dita di Xabier Iriondo, toccata da Bob Geldof e coccolata da Fausto Mesolella.

A passare da un artista all’altro è Mare di Mezzo, la chitarra realizzata con le assi degli scafi approdati sulle coste italiane, e costruita pezzo dopo pezzo da Giulio Vecchini, liutaio cortonese.

A distanza di tre anni dalla sua nascita e dal suo debutto nel panorama della musica nazionale ed internazionale, ecco che lo strumento parte per la sua prima tournée.

Sarà Francesco Moneti, musicista aretino e chitarrista del Modena City Ramblers, ad accompagnare Mare di Mezzo in giro per l’Italia.

“Le farò vedere un altro pezzetto di mondo - spiega Fry Moneti - sono onorati di averla con me. Sarà lei a guidarmi e a tirare fuori la musica dalle mie dita”.

Un pezzo unico senza uguali al mondo e che, con il suo carattere e temperamento straordinario ha conquistato decine e decine di musicisti.

“E’ quello che cercavo quando mi è venuta l’idea di crearla - spiega Giulio Vecchini - Unire il legno delle assi che costituiscono la tavola armonica alle voci delle persone che hanno viaggiato in queste barche così da ottenere un canto”.

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