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La rappresentazione del paesaggio nella pittura e nella scultura, conferenza della Società Storica con Liletta Fornasari

Penultimo appuntamento del ciclo di conferenze sulla formazione del paesaggio nei territori dell’Aretino, organizzato dalla Società storica in collaborazione con il Comune di Arezzo. Martedì 15 marzo, alle ore 17,30 all’auditorium Aldo Ducci di...

Penultimo appuntamento del ciclo di conferenze sulla formazione del paesaggio nei territori dell’Aretino, organizzato dalla Società storica in collaborazione con il Comune di Arezzo. Martedì 15 marzo, alle ore 17,30 all’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino, Liletta Fornasari parlerà sul tema “La rappresentazione del paesaggio nella pittura e nella scultura”.

Il presente ciclo di conferenze costituisce la seconda parte di quello organizzato nell’autunno 2014, volto a delineare il quadro storico-ambientale aretino per aree geografiche (capoluogo provinciale, Casentino, Valdarno, Valdichiana, Valtiberina). Il nuovo ciclo, anch’esso curato da Leonardo Rombai e Camillo Berti dell’Università di Firenze, Dipartimento di Geografia, ha mirato ad approfondire alcune componenti del paesaggio (viabilità, fortificazioni, corsi d’acqua) e le attività che lo influenzano (allevamento del bestiame, molitura) e ad analizzare le rappresentazioni del paesaggio aretino nell’arte e nella cartografia storica.

Arezzo presenta una fisionomia inconfondibile, dal momento che il suo sviluppo è partito da un colle, storicamente celebre, poi enfatizzato dal campanile del Duomo. Arezzo vanta una ricca serie di vedute e di immagini, attraverso le quali si può ripercorrerne la storia, dal medioevo ad oggi. La città ha costituito uno snodo viario importante e come tale è stata molto frequentata dai viaggiatori. Di Arezzo ha parlato fra gli altri san Bonaventura a proposito di san Francesco e della “cacciata dei diavoli”, immortalandone così, attraverso Giotto e Benozzo Gozzoli, la veduta con le mura e il Duomo Vecchio di Pionta. Molte le vedute ‘nascoste’ oppure devozionali oppure semplicemente turistiche. Arezzo è anche oggetto di paesaggi, di interni e di scorci.

Liletta Fornasari, aretina, storico e critico d’arte, ha condotto numerose ricerche su vari aspetti della storia dell’arte (pittura e arti minori) nel territorio aretino dal Rinascimento all’epoca contemporanea. Si ricordano in particolare i volumi su Salvi Castellucci, Pietro Benvenuti, Bernardino Santini e Giorgio Vasari. Ha curato la collana in otto volumi “Arte in terra d’Arezzo”. Ha inoltre curato – insieme ad altri – diverse mostre in territorio toscano (tra cui una a Palazzo Pitti su Pietro Benvenuti). Svolge con continuità attività didattica, anche in ambito universitario, ed è stata primo rettore della Fraternita dei Laici dal 2009 al 2015, riportando l’antica istituzione nella storica sede di Piazza Grande. È direttore del Centro di studi storico-artistici di Arezzo.

La conferenza conclusiva del ciclo è in programma il 22 marzo quando Anna Guarducci e Leonardo Rombai parleranno della rappresentazione del paesaggio nella cartografia storica. Come di consueto, tutti gli incontri sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.

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