Una cerimonia ufficiale per ricordare non solo i 753 anni della fondazione della Fraternita dei Laici ma, anche, l’atto costitutivo dell’istituzione stessa.

Fervono i preparativi nel palazzo di Piazza Grande per le manifestazioni che, sabato 2 aprile alle 16,30, porteranno la cittadinanza nella Pieve di Santa Maria per una giornata di grandi emozioni. “Nell’atto costitutivo di Fraternita - spiega il primo rettore Pier Luigi Rossi - redatto il 2 aprile 1263 viene posto l’accento sulla necessità da parte dei membri dell’istituzione di dedicarsi ad opere di misericordia. Un concetto che vogliamo fare nostro una volta di più visto che quest’anno ricorre il Giubileo della Misericordia”.

Nella stessa occasione è stato presentato anche un documento molto prezioso che racconta parte della storia che lega la città alla Fraternita dei Laici.

“Si tratta di un manoscritto - prosegue Rossi - la data che riporta è quella del 1299. In questo volume troviamo annotati tutti i nomi, le professioni e gli indirizzi di coloro che abitavano nel quartiere di Porta Crocifera a quel tempo. Si tratta di un elenco di 1700 persone tutte, affiliate alla Fraternita. Una testimonianza in più di un legame profondo con le realtà cittadine e dei quartieri già allora esistenti”. Altrettanto profondo e viscerale è il rapporto che lega la Fraternita dei Laici con l’Università. L’ateneo aretino nacque nel 1255 ed rimasto operativo fino al sedicesimo secolo. Un legame stretto e forte nato nel tredicesimo secolo e che oggi torna ad rinsaldarsi nuovamente. Per queste ragioni sono in programmazione numerose attività svolte di concerto tra Università e Fraternita. “Tra queste - spiega Franco Franceschi del dipartimento di scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale - sono in calendario alcune lezioni all’interno del Palazzo di Fraternita. Vogliamo assolutamente ricreare quel clima di collaborazione di scambio che era tipico del 13esimo secolo. E noi siamo pronti a fare la nostra parte”. Cultura e impegno nella vita sociale degli aretini. Su queste basi poggia ancora oggi l’operato della Fraternita dei Laici.

“Questo è sempre stata un luogo di grande cultura - spiega la rettrice Daniela Galoppi - Molte delle proprietà e dei lasciti artistici di Fraternita sono ad oggi custoditi all’interno del museo archeologico e di quello di arte moderna. In occasione del 753esimo anniversario abbiamo scelto di mettere in mostra anche lo statuto originale della fraternità proprio per dare un segno preciso di tutto quello che questa istituzione ha fatto per la città di Arezzo”.