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I diari di Pieve e le parole di Simone Cristicchi per celebrare il Giorno del Ricordo

“Le conseguenze della memoria” saranno il file rouge dell'evento che l'Archivio dei diari - in collaborazione con il Consiglio della Regione Toscana - ha organizzato per celebrare il “Giorno del ricordo”. Martedì 16 febbraio, presso il teatro...

“Le conseguenze della memoria” saranno il file rouge dell'evento che l'Archivio dei diari - in collaborazione con il Consiglio della Regione Toscana - ha organizzato per celebrare il “Giorno del ricordo”.

Martedì 16 febbraio, presso il teatro comunale di Pieve Santo Stefano, alle ore 21, partendo dalla presentazione del libro di Claudia Sonia Colussi Corte Il segreto dell'isola nuda (Forum Editrice), saranno ripercorse vicende del secondo dopoguerra, la delicatissima questione istriana, e si parlerà dell'importanza della memoria e del ricordo dei fatti e degli eventi dei quali in Novecento è stato testimone. Ospiti di eccezione saranno il poliedrico artista Simone Cristicchi e lo storico Marcello Flores.

La storia raccontata nel libro di Colussi Corte prende avvio proprio nel dopoguerra, quando la donna, ancora bambina, insieme ai genitori si trasferì a Lussinpiccolo, paese d'origine del padre che si trova nell'isola croata di Lussino. Una scelta che porterà a pesanti “conseguenze” per la famiglia. Partirono perché “La Jugoslavia non era lontana. Così la grande, incomparabile madre Russia, protettrice di tutti i paesi socialisti, gli sarebbe stata più vicino”. Poi, quando la Jugoslavia si rese indipendente dalla Russia tutto cambiò. Il padre, attivista politico, venne arrestato e il Tribunale Supremo di Spalato lo condannò per attività sovversiva: diventerò così un prigioniero politico, deportato a Goli Otok. Ovvero l’Isola nuda.

Il lager dell'isola croata viene citato anche in Magazzino 18, lo spettacolo di Simone Cristicchi attualmente in tournée in tutta Italia. L'artista con questo suo ultimo lavoro affronta la questione istriana e apre una finestra su una memoria che sembra essere rimasta chiusa all'interno di quel magazzino di Trieste, “dove gli esuli – senza casa e spesso prossimi ad affrontare lunghi periodi in campo profughi o estenuanti viaggi verso lontane mete nel mondo – lasciavano le loro proprietà, in attesa di poterne in futuro rientrare in possesso”.

Dal palco di Pieve Santo Stefano, il cantautore parlerà di questa sua esperienza artistica.

Di questi e di altri capitoli della Storia del Novecento, altrettanto dolorosi e dibattuti, si parlerà con lo storico Marcello Flores che affronterà i temi della memoria storica protagonista di questa iniziativa.

Le parole dello storico, quelle del cantautore e quelle del diario conservato a Pieve Santo Stefano saranno parte di una narrazione che ruota attorno al tema delle “conseguenze” di queste memorie, per lunghi anni dimenticate.

L'iniziativa è promossa da Archivio dei Diari, Comune di Pieve Santo Stefano, Regione Toscana, Banca di Credito Cooperativo di Anghiari e Stia.

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