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Venerdì, 19 Aprile 2024
Giostra Saracino Centro Storico / Piazza di San Giusto

Porta Sant’Andrea piange la scomparsa di Mario Crulli

Il popolare "Bazzina" è stato a lungo dirigente del Quartiere, conosciuto in città come restauratore di mobili antichi nella storica bottega in via Fontanella

Il quartiere di Porta Sant’Andrea piange la scomparsa di Mario Crulli, a lungo dirigente biancoverde fino a metà anni ‘90. Mario era nato e vissuto in via Fontanella, dove aveva la bottega il padre Romolo. Dal padre aveva appreso la professione di restauratore di mobili antichi, diventando uno dei più esperti del settore nel periodo in cui l’antiquariato era uno dei settori in espansione dell’economia aretina. Tra i sui clienti il patron dell’antiquaria Ivan Bruschi e l’attrice Ilaria Occhini.

Storico quartierista biancoverde aveva partecipato da figurante alla Giostra del Saracino fin dalla sua ripresa nel 1948 dopo la pausa della guerra, indossando il costume di paggetto, poi vessillifero e molti altri ruoli fino a diventare uno dei dirigenti di punta assieme a Enzo Piccoletti con cui, nel 1968, andò a Faenza a ingaggiare il giostratore Franco Ricci. Il ruolo per cui è ricordato era quello di Provveditore con il rettore Giuseppe Municchi, incarico dove si era distinto per la meticolosità e parsimonia con cui amministrava l’allora scarso patrimonio del Quartiere. La sua bottega era il punto di ritrovo per i quartieristi con cui intavolava lunghe discussioni su strategie, iniziative e quant’altro attenesse alla vita del Quartiere. Nei suoi fondi, quando dal 1982 al 1989 la sede era in restauro, sono rimaste custodite le Lance d’oro vinte da Porta sant’Andrea.

La Camera ardente si trova presso la Misericordia di Arezzo, dove si terranno anche le Esequie, venerdì 28 giugno alle ore 11 cui parteciperà una delegazione del Quartiere.  

“Nell’attuale sede – ricorda l’ex cancelliere Gianni Sarrini – sono presenti ancora molti suoi lavori, a partire dalle belle sedie della sala consiliare. Per noi giovani di allora – prosegue Sarrini – il “Bazzina”, con la sua etica del lavoro e senso del dovere, era un esempio di dedizione e attaccamento al quartiere, seppure con il suo carattere spigoloso da aretino verace. Ci ha insegnato a essere dirigenti, rispettando gli impegni presi e il patrimonio sociale, primi fra tutti i costumi dei figuranti, che restaurava meticolosamente assieme alla moglie Pia Cantaloni.

“Partecipiamo con cordoglio al Lutto della famiglia Crulli – afferma il rettore Maurizio Carboni – abbracciando i figli Roberta e Paolo e tutti i familiari, tra cui la nipote Serena che, seguendo le orme del nonno, ha indossato i nostri colori in Giostra come dama. Con la scomparsa di Mario perdiamo un pezzo della nostra storia e quindi tutto il quartiere si associa al loro dolore.”

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