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Giostra Saracino Centro Storico

Maestri d'arme, la guida degli armati. Il passo, il rispetto, l'ordine in piazza, tra riti scaramantici ed episodi difficili

A giugno i disturbi sulla lizza, a settembre scorso anche. Ruoli difficili quelli dei quattro maestri d'arme dei quartieri, responsabili dell'ordine in piazza Grande durante la Giostra

Tutti confermati i maestri d'arme di giugno, saranno alla guida degli armati dei rispettivi quartieri anche domenica in piazza Grande per la 139esima edizione della Giostra del Saracino. 

Si tratta di Alberto Branchi per Porta Crucifera, di Saverio Crestini per Sant'Andrea, Diego Giusti di Porta del Foro e Marco Salvadori per Porta Santo Spirito. Una lunga militanza nel quartiere, la "gavetta" di figurante per alcuni anni e poi per loro è arrivato il ruolo di responsabilità in piazza. Sono coloro che devono tenere compatto il gruppo degli armati, ma soprattutto far rispettare l'ordine nel proprio quadrante durante la manifestazione. Ognuno di loro lo interpreta in maniera personale, ma tutti sono d'accordo in due parole chiave: rispetto e responsabilità. Rispetto che si sono guadagnati sul campo e poi la responsabilità di essere alla guida del gruppo dei figuranti e doverli gestire nei momenti di tensione, che non mancano mai.

"Storicamente è il sergente, colui che era più esperto con le armi, l'ideatore di particolari strategie" spiega Alberto Branchi "facciamo prove di passo, serate per spiegare il comportamento da tenere in piazza, poi il gruppo si forma grazie soprattutto alle serate passate insieme, noi andiamo ad una rievocazione storica di una battaglia e per andare in battaglia ci vuole una certa marzialità, io ci tengo molto." Branchi è alla seconda esperienza come maestro d'arme, ma ha una lunga storia da figurante. Qualche episodio particolare? "Pensando a quella di giugno, vorrei dire che la Giostra è bella perché c'è folklore, se viene imbrigliato finiremo come a Siena in un palchetto ai margini della piazza"

VIDEO - "Se folklore sarà imbrigliato finiremo in una tribunetta come a Siena". Alberto Branchi guida gli armati di Porta Crucifera

Come il capitano in uno spogliatoio di una squadra di calcio, Saverio Crestini si prepara con i suoi figuranti, ma li ascolta anche, lascia ad ognuno lo spazio di vivere la Giostra anche intimamente.

"E' un ruolo molto importante, in sostanza il braccio destro del capitano, il maestro d'arme deve seguire tutti gli armati, perpararli per una sfilata rigorosa sia nel passo che nella compatezza, poi ha quel ruolo, quasi ingrato, di gestire l'ordine in piazza, la parte più difficile."

Lo scettro, simbolo nelle mani del maestro d'arme, gli consegna il potere di decidere e di dare imput ai suoi figuranti. "Me lo passarono per la prima volta nel 2015, quando all'improvviso passai da balestriere a maestro d'arme per sostituire Sandro Mangani che venne espulso dalla piazza, un momento memorabile soprattutto perché quella poi fu la Giostra degli spareggi con Porta Santo Spirito dove Sant'Andrea vinse con i 3 cinque consecutivi di Enrico Vedovini. Poi sono tornato ad avere questo ruolo nel 2018, quando sono entrato in consiglio e quindi a settembre sono alla quarta edizione. Ricordo bene la Giostra del settembre di anno scorso, gli animi erano molto caldi al momento della carriera di Elia Ciccerchia, fu una condizione difficile, anche per i fronteggiamenti con i figuranti di Santo Spirito. Per domenica? "Ci preparemo come sempre, un po' come una squadra, usando le parole giuste per motivare i figuranti, per fare in modo che tutto vada correttamente, con i nostri riti e anche le nostre scaramanzie"

VIDEO - "Preparazione degli armati e ordine in piazza, un ruolo difficile". Saverio Crestini maestro d'arme di Sant'Andrea

Alla quarta Giostra da maestro d'arme anche Diego Giusti: "Il mio è un ruolo delicato, soprattutto quando devi tenere calmi i tuoi figuranti, in base a quello che succede durante la manifestazione. Sto per vivere la quarta edizione in questo ruolo, ma non ho grandi episodi in cui sono intervenuto da dover raccontare, semmai sì la vittoria di giugno dopo tanto tempo in piazza, domenica torneremo proprio con la vittoria nel cuore, ma anche con la voglia di dare un seguito, sai l'appetito vien mangiando... e noi vogliamo mangiare." E chissà se ha già preparato il cappotto.

Scaramanzie? "Direi di no, perché io non sono una persona scaramantica, anzi sono per una preparazione precisa senza lasciare nulla al caso, ma non mi affido a particolari riti." Un messaggio per i tuoi figuranti? "Beh devo scusarmi con chi non potrà vestirsi domenica, per fortuna al quartiere siamo in tanti e quindi è necessario un po' di ricambio."

VIDEO - "Ricambio a settembre, perché siamo in tanti". Diego Giusti e il suo modo di essere maestro d'arme a Porta del Foro

Marco Salvadori dal 2007 figurante del quartiere, e adesso alla quarta edizione come maestro d'arme della Colombina.

"Sicuramente il giorno della Giostra c'è tantissima tensione, quindi prima della manifestazione diamo le ultime raccomandazioni per limitare le tensioni, insieme ai lucchi che sono figure di aiuto, per placare animi in piazza e per tenere d'occhio tutti i piccoli dettagli per il giorno della Giostra. Le ultime due edizioni sono state quelle più calde, siamo stati protagonisti di un comportamento ingiustificabile che non riaccadrà, a giugno, perché il nostro quartiere non è abituato a fare quel genere di cose, ma anche a settembre dove l'episodio contro lo abbiamo subito, queste sono state le due edizioni più difficili."

Un messaggio per i figuranti giallo blu? "Preferisco parlare direttamente con loro prima della Giostra, sono cose che mi piace tenere per noi" in modo anche un po' scaramantico "certamente."

VIDEO - Marco Salvadori guida in piazza i figuranti della Colombina: "A giugno comportamento ingiustificabile"
 

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