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Giostra Saracino Centro Storico / Piazza Grande

L'annus horribilis di Santo Spirito, la débâcle di Sant'Andrea e Foro: la Giostra degli sconfitti

Ieri, 3 settembre, a conquistare la lancia d'oro dedicata ai 100 anni dell'Arezzo Calcio è stata Porta Crucifera. Grande assente della Giostra il cinque

Una Giostra dal sapore di altri tempi. Sì perché la bravura dei cavalieri in forza ai quattro quartieri ha abituato a competizioni al cardiopalma dove gli spareggi non solo diventano inevitabili ma dove la sfida è a suon di cinque marcati uno dietro l'altro con precisione millimetrica. Invece quello del settembre 2023 passerà alla storia come un torneamento in cui il quartiere di Porta Crucifera - onore ai vincitori - ha portato a casa la sua 39esima lancia d'oro senza alcuno sforzo.

Sei i punti totali di Porta Santo Spirito, sette invece quelli conquistati da Sant'Andrea e Foro. Tre quattro, un due e due tre. Punteggi così insoliti che hanno suscitato più di un interrogativo e che, inevitabilmente, porteranno gli sconfitti a fare i conti in casa propria.

Santo Spirito e la "maledizione del due"

I gialloblù della Colombina sono stati i primi a scendere in lizza puntando subito su Gianmaria Scortecci, cavaliere plurivittorioso. Su di lui, c'è da dire, le aspettative sono sempre altissime. Nel corso degli ultimi dieci anni, in coppia con Elia Cicerchia, ha conquistato vittorie su vittorie, portato Santo Spirito in vetta all'albo d'oro e dimostrato doti personali uniche. Elegante, pulitissimo, determinato, micidiale. Tutte qualità che però non sono emerse in queste due ultime edizioni della Giostra dove è tornato ai bastioni con un doppio due.

"Sono esterrefatto - afferma il rettore di Porta Santo Spirito Ezio Gori - lavoreremo per comprendere quali sono gli aspetti da migliorare e gli errori che abbiamo commesso. Non esiste che un giostratore del calibro di Scortecci ottenga risultati di questo tipo. È vero, in questi ultimi giorni Gianmaria ha accusato dei malori, tra cui anche uno svenimento la mattina prima della Giostra. Sono fatti e, lungi da noi farne delle giustificazioni anche perché abbiamo preso delle decisioni in maniera condivisa e ragionata. Detto ciò è anomalo questo risultato. Alla sfortuna? Non so se crederci, anche se forse un po'...". Quello che è certo è che il 2023 per i gialloblù è classificabile come l'annus horribilis dell'era Scortecci-Cicerchia. A non brillare particolarmente, nonostante appunto le quotazioni più che positive, è stata l'intera squadra, riserve comprese. "Dunque - ribadisce Gori - è necessario concentrarsi su quello che abbiamo da migliorare. Abbiamo cavalieri di grande, grandissimo valore su cui l'intero quartiere riversa tutte le proprie energie".

Sant'Andrea: dalle stelle di giugno all'uscita dai giochi

montini

I biancoverdi, campioni di giugno, hanno concentrato le forze sulla coppia composta da Tommaso Marmorini e Saverio Montini. I due giovanissimi cavalieri hanno potuto contare sul supporto di Martino Gianni già preparatore del quartiere di Santo Spirito nonché "rock star" del mondo giostresco. Lui, il Re della Piazza, a giugno è stato sotto ai riflettori per aver contribuito alla vittoria di Sant'Andrea che, dopo un doppio turno di spareggi, è tornato a sollevare al cielo la lancia d'oro. Scenario ben differente quello a cui hanno assistito ieri, 3 settembre, gli spettatori di Piazza Grande. Il primo a scendere il lizza è stato Saverio Montini. Per lui la punta della lancia si ferma sul 4. Lo segue Marmorini che marca tre punti.

Porta del Foro e la vittoria che continua a sfumare

parsi

"L'esito di questa Giostra è stato del tutto inaspettato. Un commento? Difficile, siamo increduli". Roberto Felici, rettore di Porta del Foro, non nasconde la delusione per il risultato della Giostra disputata. Il suo quartiere ha chiuso i giochi con 7 punti: quattro segnati da Davide Parsi nella prima carriera (corsa in sella a Biancaneve) e tre guadagnati da Francesco Rossi (con il suo Rocky). Un punteggio basso, e il fatto che non sia stato il peggiore appare solo come una magra consolazione. "È vero - dice Felici - la nostra prestazione è stata sotto tono in una giostra altrettanto sotto tono. Ma chi segue questa manifestazione sa che tutto può accadere. Adesso cercheremo di capire cosa non ha funzionato e valutare come muoversi". Una Giostra davvero anomala dove il grande assente è il cinque che, contrariamente alle ultime edizioni, non ha mai fatto comparsa sul tabellone. 

Crucifera torna sulla cresta dell'onda

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Quattro più quattro: a Porta Crucifera bastano otto punti per vincere la lancia d'oro dedicata al centenario dell'Arezzo Calcio e riconquistare la vetta dell'Albo d'Oro con 39 vittorie a pari merito con Porta Santo Spirito. Il duo composto da Lorenzo Vanneschi e Niccolò Paffetti questa volta non delude le aspettative e riesce a portare al quartiere la vittoria.

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