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Lunedì, 29 Aprile 2024
Giostra Saracino

Porta del Foro, il digiuno si allunga. Felici: "Così è dura. Cambiare la squadra tecnica? Per ora no"

Il quartiere ha sostituito il capitano Casini con il suo vice Giusti. Il rettore: "Scelta difficile ma fisiologica. A giugno abbiamo perso per centimetri, a settembre ci è crollato il mondo addosso. Il mandato scade nel 2024, a bocce ferme faremo tutti le nostre valutazioni"

A giugno fu questione di centimetri. E la spuntò Sant'Andrea. A settembre invece è andata male. E dentro il quartiere c'è la dolorosa consapevolezza di aver servito la vittoria a Porta Crucifera su un piatto d'argento. Anzi, d'oro come la lancia che i rossoverdi hanno portato in rastrelliera. Che a San Lorentino, dopo un 2023 del genere, si sarebbe tirata una riga, era prevedibile ed è proprio quello che è successo. Il consiglio direttivo ha sfiduciato il capitano, Lorenzo Casini, che ha pagato per tutti. Al suo posto è stato promosso il vice, Diego Giusti, in vista di un domani che a Porta del Foro si augurano diverso. Il digiuno dura dal 2019 e comincia a diventare pesante, come il rettore Roberto Felici ben sa.

Il capitano Casini, dopo la sfiducia, ha anche rassegnato le dimissioni. Se l'aspettava?

Quando le Giostre non vanno bene, i problemi si acuiscono. Non dico che sia sempre giusto ma lo considero fisiologico. Da un punto di vista umano, dispiace per Lorenzo, che in due anni ha interpretato il ruolo con impegno e passione. Da un punto di vista tecnico, la decisione del consiglio è legittima, presa a larga maggioranza. Dopo quel che è successo a settembre, la spinta verso un cambiamento era diventata forte.

Una Giostra combattuta punto su punto con Sant'Andrea, un'altra al di sotto delle attese. Quali analisi ha fatto il quartiere?

A giugno ci è mancato solo un pizzico di fortuna, null'altro. Nell'ultima edizione è successo qualcosa di inspiegabile, anche alla luce della qualità dei nostri allenamenti e delle prove in piazza. Difficile dare una motivazione razionale.

Anche perché è stata una Giostra con punteggi bassi per tutti.

Ma questo non ci consola. Se anche Sant'Andrea e Santo Spirito hanno fatto male, significa poco per noi che avevamo, e abbiamo, un disperato bisogno di vincere. Ci è venuta una Giostra alla rovescia. 

francesco rossi porta del foro giostra settembre 2023

Il quartiere sta pensando anche ad altri cambiamenti nella squadra tecnica?

Al momento no, è una riflessione prematura che non abbiamo affrontato. Nei prossimi giorni valuteremo ma a oggi nessuno ha ricevuto da me o da altri il mandato di muoversi in direzioni diverse. E comunque, fermo restando che è il consiglio a decidere, non credo ci siano margini perché questo accada in futuro.

E i giostratori?

Parsi e Rossi sono ragazzi di valore. Il rammarico è che durante l'anno, così come nei giorni precedenti la Giostra, ci danno riscontri ottimi. Poi in piazza succede sempre qualcosa d'imprevisto. Ritengo ci sia una componente psicologica a frenarli ed è su questo punto che bisognerà lavorare meglio e di più.

Perché si è deciso di promuovere Diego Giusti come nuovo capitano?

Perché ha le competenze necessarie ed era il vice di Casini. E' stato un percorso naturale.

Quanto è difficile tenere insieme il quartiere dopo quello che è accaduto?

Semplice non è. Le sconfitte dilatano le incomprensioni e annacquano l'entusiasmo, che da noi era comunque palpabile. La Giostra di giugno aveva alzato le aspettative e poi ci è crollato il mondo addosso. Dobbiamo ancora metterci tutto alle spalle.

Il mandato suo e del consiglio scade nel 2024. Ha già pensato a cosa succederà dopo?

Per adesso la priorità, oltre alla cosa tecnica, è rispettare gli impegni presi due anni fa: terminare i lavori al campo d'allenamento e completare quelli al circolo con la realizzazione del museo. Per il resto dico quello che ho sempre detto: il ruolo del rettore è fascinoso ma sfibrante. Se vinci, ti puoi anche godere le responsabilità che porti sulle spalle. Se non vinci, gli equilibri da salvaguardare, i rapporti interni da gestire, le polemiche da spengere diventano un fardello. Ma lo sapevo e non me ne lamento. L'anno prossimo, a bocce ferme, farò e faremo una valutazione complessiva. Il resto verrà da sé.

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