Ferragosto fai da te? Ecco le "oasi" dove dedicarsi a buon cibo e relax

Il tempo non promette bene. Qualche pioggerella sparsa potrebbe rovinare la giornata fuori porta di Ferragsto. In tanti stanno aspettando l'ultimo minuto per decidere cosa fare, anche se tra le mète più gettonate ci sono sempre le campagne aretine. Prati immensi e barbecue attrezzati, natura e buon cibo, ecco quali sono i binomi irrinunciabili.

Di "oasi" dove abbandonarsi al relax e al buon cibo la provincia di Arezzo è ricca.

Si parte dalle zone vicine alla città, come il parco di Lignano: qui ci sono tavoli, panche e barbecue e anche possibilità di passeggiare nella natura e tra gli animali. Sempre vicino alla città c'è Poti, dove in località Il ciliegino si trova un'area attrezzata.

Chi vuole immergersi nel verde delle Foreste Casentinesi ha mète straordinarie da raggiungere: Camaldoli e La Verna. Qui natura e spiritualità si uniscono in uno scenario unico. A Stia invece, tempo permettendo si può fare un bagno al Canto alla Rana, nelle acque dell'Arno. E ancora, sempre in Casentino, in tanti raggiungono Fonte del Baregno, nell’alpe di Catenaia, dove sono presenti griglie coperte e in faggeta sono dislocati una quarantina di tavoli.

Il Valdarno ha una mèta che la spunta su tutte: il Pratomagno. A poca distanza dalla Croce c'è un'area attrezzata con barbecue, tavoli e servizi igienici. Mentre a Monti Lori c'è un grande prato per il pranzo al sacco, ma in questo caso niente barbecue.

Altra vallata altra meta: in Valdichiana l'area più gettonata è quella di Monte Sant'Egidio, con tanto di panorama sul lago Trasimeno.

In Valtiberina c'è chi sceglie la diga di Montedoglio, nella zona della Madonnuccia (comune di Pieve Santo Stefano), dove fare pic-nic con tanto di grigliate, prendere il sole e per chi ha un natante un’escursione nella diga.

Ogni scelta è buona e ogni vallata ha una sua mèta ideale. Due raccomandazioni però: partire di buon'ora (pena non trovare tavoli liberi) e non accendere fuochi. Il Ferragosto fai da te va bene, ma rischiare di appiccare un incendio, no.