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Cultura

Dieci musei da non perdere. Gli affreschi di Piero della Francesca , la Fraternita e i tesori dell'Archeologico

Illustri cittadini, grandi artisti e luoghi dove conoscere meglio la storia artistica di Arezzo. La top ten dei musei cittadini.

Illustri cittadini, grandi artisti e luoghi dove conoscere meglio la storia artistica di Arezzo.
La top ten dei musei cittadini.

1 - Arezzo - Palazzo Fraternita dei Laici

Il palazzo di piazza Grande è l'edificio che ospita la più antica e solida istituzione aretina. Fondata, si presuppone, prima del XIII° secolo ad oggi è uno dei centri più suggestivi dell'intera città.
Il Museo della Fraternita è stato rifondato e aperto al pubblico nel 2010. Il primo nucleo delle antiche collezioni dell’ente, derivanti da donazioni, lasciti testamentari e committenze pubbliche dal XIV secolo al XIX secolo -incluse campagne di scavi archeologici finanziati dallo stesso ente- rimasero nel Museo di Fraternita dal 1820, anno della sua fondazione, fino al 1935, quando le collezioni artistiche, archeologiche e scientifiche (minerali, reperti zoologici, strumenti) e anche la ricchissima biblioteca, salvata dopo un incendio del 1759, furono in parte destinate a formare i nuclei dei musei e biblioteca civici poi divenuti statali. Una parte cospicua delle opere (circa 8.000) tra cui dipinti, sculture, disegni, stampe e arredi antichi rimane ancora nel Palazzo e costituisce il fulcro del percorso espositivo.
La Fraternita dispone anche di una sala studio aperta al pubblico e un importantissimo Archivio storico (con documenti dal XIV al XIX secolo) che è una delle fonti principali per la storia della città di Arezzo.

Tutte le info sulle esposizioni QUI
Orari: tutti i giorni dalle 10,30 alle 18 - Telefono: 0575 24694

2 - Arezzo - Casa Vasari

Illustre esempio di dimora d’artista, dove Giorgio Vasari celebra il suo pensiero e la sua arte. Nelle sale riccamente affrescate ed arricchite da una preziosa quadreria di opere del Manierismo, si testimonia la più alta espressione della civiltà artistica italiana del Cinquecento. Come scrive nell’autobiografia, Vasari acquista nel 1541 la casa “principiata in Arezzo, con un sito per fare orti bellissimi nel borgo San Vito, nella migliore aria della città”.

Dopo aver ultimato i lavori architettonici pone mano alla decorazione pittorica dal 1542 per terminarla completamente solo dopo il 1568. L’edificio, a distanza di secoli, si conserva sostanzialmente inalterato nei suoi ambienti principali.Vasari affrescò le sale con l’intento di celebrare il ruolo dell’artista attraverso tematiche bibliche, mitologiche e numerose allegorie, testimonianza esemplare della civiltà cinquecentesca di cui fu uno dei maggiori interpreti.Agli inizi degli anni Cinquanta del secolo scorso viene allestita anche una significativa quadreria con opere di Vasari, dei suoi collaboratori e altri artisti toscani, rendendo la dimora un piccolo ma prezioso Museo dedicato al Manierismo.

Info: via XX Settembre, 55 - 52100 Arezzo. Orari di Apertura: Lun/Sab: 8:30-19:30 (ultimo ingresso 19:00), dom: 8:30-13:30 (ultimo ingresso 13:00). Chiuso martedì. 25/12 e 01/01: chiuso 26/12 e 6/01: 8:30–13:30 (ultimo ingresso ore 13.00).
Ingresso: intero 4 euro, ridotto 2 euro. Cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 ed i 25 anni.
GRATUITO: Cittadini EU Under 18, Portatori di handicap con accompagnatore, Guide turistiche nell’esercizio delle loro funzioni, Insegnanti UE delle scuole statali (per gli insegnanti con carta d’identità e documento rilasciato dalla scuola a seguito del decreto n° 111 del 14 aprile 2016). Info e Prenotazioni: www.pierodellafrancesca-ticketoffice.it casavasari@gruppomosaico.com tel. +39.0575.354449
3 - Arezzo - Basilica di San Francesco
La basilica gotica, ricca di testimonianze ad affresco della pittura aretina del Trecento, accoglie uno dei massimi capolavori del Rinascimento, la “Leggenda della vera Croce” di Piero della Francesca, lo straordinario ciclo dipinto dall’artista tra il 1453 ed il 1459 c.a. nella Cappella Bacci. Le luminose storie di Piero della Francesca, restituite al loro splendore nel 2000, al termine di un lungo intervento di restauro, rappresentano una meta imprescindibile per quanti considerano la civilta’ rinascimentale una delle maggiori conquiste dello spirito umano. Nella basilica hanno particolare risalto, oltre alle vetrate istoriate di Guglielmo de Marcillat, la Cappella Tarlati con l’Annunciazione attribuita a Luca Signorelli, il grande Crocefisso ligneo sull’altare maggiore, attribuito al Maestro di San Francesco, gli affreschi opera di Spinello Aretino, ed altre opere di pregio.

Info e prenotazioni: Tel. 0575 352727
www.pierodellafrancesca-ticketoffice.it/ pierodellafrancesca-ar@beniculturali.it

ORARI
Ora legale: Lunedì/Venerdì: 9:00 – 19:00, ultimo ingresso 18.30; Sabato: 9:00 – 18:00, ultimo ingresso 17.30; Domenica: 13:00 – 18:00, ultimo ingresso 17.30

Ora solare: Lunedì/Venerdì: 9:00 – 18:00, ultimo ingresso 17.30; Sabato: 9:00 – 17:30, ultimo ingresso 17.00; Domenica: 13:00 – 17:30, ultimo ingresso 17.00
Biglietti:
intero € 8,00 (6€ + 2€ diritto di prenotazione)
ridotto € 5,00 (3€ + 2€ diritto di prenotazione)
biglietto cumulativo:
intero 12,00 € (10,00 € + 2,00 € diritto di prenotazione) per Basilica di San Francesco e Cappella Bacci, Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate, Museo di Casa Vasari, Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna, con validità 2 giorni;
ridotto 7,00 € (5,00 € + 2,00 € diritto di prenotazione)
www.pierodellafrancesca-ticketoffice.it/

4 - Casa Museo di Ivan Bruschi

Dove lo stile estetico e culturale di Ivan Bruschi è ancora vivo grazie al suggestivo allestimento della preziosa ed eclettica collezione. Inserita in un palcoscenico naturale, di fronte alla Pieve romanica di Santa Maria, poco lontano dalle Logge del Vasari che fanno da scenario alla Fiera Antiquaria ideata da Bruschi stesso, la Casa Museo di Ivan Bruschi, al di là della sua destinazione museale, è oggi a tutti gli effetti uno spazio culturale che organizza mostre temporanee, percorsi e laboratori didattici, che ospita conferenze, spettacoli e concerti.

All’interno del palazzo, uno degli edifici pubblici più importanti e rappresentativi della città durante il Basso Medioevo, come testimoniano i molti stemmi affissi alla facciata, si snoda un percorso espositivo che, pur evidenziando le predilezioni del collezionista, permette comunque di ricostruire i nuclei principali della raccolta. Formatasi a partire dai primi anni ’60 per progressivi acquisti di precedenti nuclei collezionistici e di oggetti disponibili sul mercato antiquario, la raccolta oggi conta circa diecimila pezzi. Una serie considerevole di frammenti archeologici, scultorei ed epigrafici, danno il benvenuto a chi entra nella Casa Museo: forme e lettere decorano l’ingresso quasi ad evocare ricordi ed i cordiali dialoghi intrattenuti dal distinto padrone di casa ed i suoi illustri ospiti.

La visita si sviluppa in una successione di sedici sale, distribuite su tre piani, sobrie ed eleganti, curate in ogni dettaglio, dove l’efficace allestimento museografico – curato dalla Scuola Normale di Pisa – valorizza coerentemente l’attenzione che il colto collezionista aveva posto nell’esposizione equilibrata e armoniosa delle proprie collezioni fra le pareti del trecentesco palazzo.

Tutte le info QUI


5 - Arezzo - Museo dei Mezzi di Comunicazione

Suono, scrittura, immagine: sono queste le tematiche principali affrontate all'interno del Museo dei Mezzi di Comunicazione del Comune di Arezzo. Il museo ha sede nel Palazzo Comunale e ricopre una superficie di circa 500 metri quadrati con annesso auditorium con 100 posti. L'esposizione segue un excursus storico - didattico particolarmente stimolante per gruppi scolastici di ogni età. Un museo unico in Italia per la varietà delle tematiche e per la cura con cui ognuna è affrontata

Giorni di Apertura: Martedì, Giovedì, Sabato e ogni prima Domenica del Mese, in occasione della Fiera Antiquaria.

Orario: 9,30 / 17,30. Prezzi: 3 euro intero e 2 euro ridotto. Gruppi, studenti, over 65, espositori della Fiera Antiquaria, soci A.I.R.E. Associazione Italiana per la Radio d'Epoca. Gratuito: insegnanti, giornalisti, accompagnatori autorizzati, portatori di handicap. Visite guidate disponibili tutti i giorni feriali su prenotazione (0575377662) 30 € (fino a 20 persone) 50 € (fino a 30 persone). Per scuole di ogni ordine e grado sono stati ideati appositi percorsi con visite guidate e laboratori pratici. Contatti: 0575377662 (in orario di apertura museale) - 3498932046 e-mail: museocomunicazione@comune.arezzo.it

6 - Arezzo - Museo archeologico statale Gaio Cilnio Mecenate
Il Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate ha sede nell’ex Convento di San Bernardo (XIV sec.), sorto sui resti dell’anfiteatro romano (inizi II sec. d.C.). Il Museo, articolato in ben 26 sale, vanta una straordinaria collezione di vasellame in terra sigillata “aretina” (originale tecnica di impermeabilizzazione della ceramica) frutto dei rinvenimenti degli scavi otto-novecenteschi e conserva lo splendido cratere a volute a figure rosse attribuito al ceramografo attico Euphronios decorato con scene di Amazzonomachia.

Tra i reperti più significativi, inoltre, si distinguono i preziosi gioielli della Necropoli di Poggio del Sole, un’imponente lastra decorativa policroma con scene di combattimento dal frontone di un tempio scoperto in città, una serie di teste-ritratto rinvenute in Via della Società Operaia ad Arezzo nonchè i reperti del Santuario di Castelsecco (San Cornelio - Arezzo) ed un esemplare monetale di notevoli dimensioni di cui sono noti solo due esemplari al mondo.

All’età romana appartengono, invece, i mosaici, i preziosi corredi tombali e un ritratto maschile in crisografia - oro su vetro - che costituisce uno dei più raffinati esempi di questa tecnica.

Tutte le info QUI

Data di apertura: 1937
Orari: dal lunedì al sabato 8,30/19,30. Domenica chiuso
Telefono: 0575 20882

Si comunica che il Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate il giorno 16 ottobre 2018 sarà aperto dalle 10.30 - 19.30.

APERTURE FERIALI: Dal lunedì a sabato 8:30-19:30. L’Anfiteatro romano ha gli stessi orari di apertura del museo. L’ingresso è libero con la visita accompagnata a cura del personale del museo.
Ingresso: intero 6,00 euro, ridotto 3,00 euro
Cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 ed i 25 anni.
GRATUITO: Cittadini EU Under 18, Portatori di handicap con accompagnatore, Guide turistiche nell’esercizio delle loro funzioni, Insegnanti UE delle scuole statali (per gli insegnanti con carta d’identità e documento rilasciato dalla scuola a seguito del decreto n° 111 del 14 aprile 2016).

7 - Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna

Il Museo ha sede nello storico palazzo Bruni Ciocchi, uno dei più bei palazzi rinascimentali della città, posto nella zona di San Lorentino, quartiere di Porta del Foro.
L’edificio fu costruito alla metà del Quattrocento per volere di Donato Bruni, figlio del celebre umanista Leonardo, cancelliere della Repubblica fiorentina, su precedenti insediamenti trecenteschi della famiglia ghibellina degli Accolti. Venne poi acquisito dalla famiglia Ciocchi dal Monte, di Monte San Savino, e fu probabile sede cittadina del cardinale Giovan Maria Dal Monte, poi divenuto papa con il nome di Giulio III. A partire dal Seicento ne divennero proprietari i conti Barbolani di Montauto, originari della Valtiberina, che lo ristrutturarono facendo costruire lo scalone monumentale, la galleria e il grande salone.
Dal 1816 il palazzo passò al Governo toscano che lo adibì ai Monopoli di Stato, facendone un deposito di vari generi, soprattutto sale, e collocandovi gli uffici della dogana, per questo è conosciuto anche come “Palazzo della Dogana”.
L'edificio, oggi di proprietà statale, si sviluppa su tre piani intorno a un grande cortile porticato su tre lati con eleganti colonne di pietra serena, per il quale si è fatto il nome di Bernardo Rossellino, attivo ad Arezzo nel 1434, ma i cui riferimenti stilistici sono più conformi all'architettura del Brunelleschi. Sul retro del palazzo, posto a livello del primo piano, è invece un giardino pensile di ispirazione rinascimentale.

Il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna può essere considerato tra i più interessanti della Toscana per ricchezza e varietà di opere che, rispecchiando l'unione di più raccolte e collezioni d'arte di diversa formazione e provenienza, testimoniano al massimo grado la storia culturale e lo sviluppo artistico di Arezzo.
Il Museo nasce nel 1958, a seguito di una convenzione stipulata tra il Ministero della Pubblica Istruzione, che allora includeva le “Belle Arti”, e il Comune di Arezzo risolvendo annose questioni di gestione delle collezioni della pinacoteca comunale. Queste stesse collezioni derivavano, tra l'altro, dalla soppressione degli Ordini religiosi voluta dallo Stato dopo l'Unità d'Italia, dal collezionismo antiquariale ed erudito aretino del Bartolini, del Funghini e del Fossombroni, dalle raccolte Bacci, Rossi e Subiano, confluite nel patrimonio artistico della Fraternita dei Laici, istituzione civile e religiosa cittadina fondata nel 1262, che le aveva affidate in perpetuo al Comune dal 1934, e che già nell'Ottocento per merito del naturalista Marcantonio Fabroni, aveva fondato un proprio Museo.

A tali nuclei collezionistici vennero ad aggiungersi, oltre a quelle provenienti dal territorio, opere dai depositi dalle Gallerie fiorentine già dagli anni Trenta e poi successivamente nei Cinquanta, anni in cui sempre, con opere provenienti da Firenze, era stato realizzato l'allestimento della quadreria del Museo Statale di Casa Vasari. Nel 1964 il percorso museale si arricchisce della Collezione Salmi, per volere dell'illustre storico dell'arte aretino, a cui fa seguito nel 2010 una nuova donazione voluta dalla figlia.
Dopo i pesanti bombardamenti della seconda guerra mondiale al Palazzo Pretorio, dove era allora alloggiata la pinacoteca comunale, con gravi perdite di opere, le collezioni trovano posto nel Palazzo Bruni Ciocchi, restaurato ed allestito a cura delle Soprintendenze ai Monumenti e alle Gallerie di Firenze, poi con l'istituzione nel 1967 passa alla Soprintendenza aretina e infine, con l'ultima riforma ministeriale, entra a far parte del Polo Museale della Toscana.
Nuovi orari di apertura del Museo dal 1 giugno 2018
martedì: 9.00 -13.30 e 15.00 -19.30
mercoledì: 9.00 - 13.30 e 15.00 -19.30
giovedì: 9.00 -13.30
venerdì: 15.00 - 19.30
sabato: 9.00 -13.30 e 15.00 -19.30
domenica: 15.00 -19.30
Ultimo ingresso mezz'ora prima della chiusura. Apertura solo pomeridiana nei festivi infrasettimanali
Chiuso: lunedì

8 - Mudas, museo di arte sacra

Il Museo Diocesano di Arte Sacra denominato recentemente Mudas Museum, in occasione del suo trasferimento all’interno de Palazzo Vescovile di Arezzo rappresenta l’espressione della vitalità religiosa e culturale del territorio aretino, ricco scrigno di preziose testimonianze artistiche.

Le sale, ubicate al primo piano presentano una notevole quadreria con importanti opere pittoriche che vanno dal XV al XIX secolo, affreschi cinquecenteschi dipinti dal pittore aretino Teofilo Torri, e l’appartamento papale che ospitò nel 1992 Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita ad Arezzo. Il nucleo centrale della collezione è costituito da alcuni oggetti raccolti per la storica mostra di arte sacra che si tenne ad Arezzo nel 1950, in occasione del IX Centenario della morte di Guido Monaco, dal titolo Mostra d’arte sacra della Diocesi e della Provincia dal secolo XI al XVIII.

Il MuDAS si inserisce in un piano generale di valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale della Provincia di Arezzo che si contraddistingue per qualità e quantità di opere d’arte esistenti nel territorio. Il nuovo MuDAS è stato concepito come un centro di elaborazione culturale e religiosa, e non dovrà essere considerato solo come contenitore con il compito di tutelare e salvaguardare il bene artistico. È a disposizione dell’ospite anche uno spazio, allestito a biglietteria, deposito bagagli e bookshop.

Museo Diocesano di arte sacra: sede: Piazza del Duomo 1, Arezzo.

Orario di apertura: dal 1° novembre al 31 marzo dalle 10 alle 16.30; dal 2 aprile al 30 giugno dalle 10 alle 18, chiuso il martedì salvo il 24 aprile e il 1° maggio. Telefono: 0575.40.27.268. Email: mudas@diocesi.arezzo.it.
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/MUDASarezzo/

9 - Museo Amaranto

Il Museo Amaranto è l'insieme di tutto ciò che riguarda la storia dell' Unione Sportiva Arezzo dal 1923 ad oggi.
Foto e materiali riguardanti l'amaranto.

10 - Casa di Francesco Petrarca

La bella casa in stile cinquecentesco, posta in Via dell’Orto, è il luogo natale del famoso poeta Francesco Petrarca. Petrarca nacque ad Arezzo il 20 luglio 1304. Attualmente la casa del Petrarca è la sede dell’Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze, munita di una fornitissima biblioteca.

Orario autunnale: sabato, domenica e festivi 10,30-17,30. Dal lunedì al venerdì 11-17. Chiusura settimanale: mercoledì (Il seguente orario di apertura sarà rispettato anche per le festività natalizie mentre, con l'arrivo della stagione invernale gli orari e i giorni di apertura saranno ridotti. Consigliata prenotazione).
Per informazioni e prenotazioni: e-mail: casadelpetrarca@gmail.com Tel. + 39 3338629244
Costo di ingresso: 4 euro intero, 3 euro ridotto.

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