Dante 700: incontro con Enrico Castelli Gattinara
Venerdì 6 luglio alle ore 17,30 presso il castello di Porciano si terrà un nuovo incontro per il Festival “Dante700” organizzato dal Comune di Pratovecchio e Stia. L’ospite sarà Enrico Castelli Gattinara che presenterà il suo libro “Come Dante può salvarti la vita” (edizioni Giunti). Modererà la serata Gabriele Grazi della libreria La Feltrinelli Point di Arezzo.
Enrico Castelli Gattinara insegna da quasi trent’anni nelle scuole medie, è chiamato a tenere lezioni presso università italiane e straniere e ha partecipato a numerosi convegni internazionali. Si è occupato anche di argomenti filosofici su cui ha scritto articoli e saggi. Protagonista di “Scuola di felicità”, la docu-fiction di Sky con la regia di Walter Veltroni, attraverso gli schermi tv il prof. Castelli ci ha mostrato l’educazione emotiva della sua classe, la seconda media della Giuseppe Mazzini di Roma. Si è messo in luce come professore fuori dagli schemi, capace di creare spazi di dialogo liberi tra adulti e ragazzi, di metterli in contatto toccando con garbo i nervi scoperti, quelli delle emozioni, che nel delicato momento dell’adolescenza vanno esplorate e comprese, per aiutare genitori e figli a crescere in armonia.
Nell’era dell’effetto Dunning-Kruger, quella distorsione per cui chi meno sa più crede di sapere, è bello scoprire che invece ci sono stati casi – e tanti – in cui sapere, ricordare, rievocare ha fatto letteralmente la differenza tra vivere o morire, tra fortuna e miseria, tra resistenza e disperazione. E non il conoscere pratiche estreme di sopravvivenza, ma il fatto di riportare alla mente il brano di un grande classico imparato a memoria ai tempi della scuola, di sapere come posare le dita su uno strumento musicale, di riuscire a immaginare un dipinto o poter scattare una fotografia, di comprendere, se non interpretare, un’opera teatrale. Il fatto di avere l’opportunità di accedere alla cultura. Sì, alla cultura. Enrico Castelli Gattinara tutti i giorni deve trovare il modo per convincere i suoi ragazzi che conoscere serve. E quando loro sbuffano alla richiesta di imparare qualche verso di Dante a memoria, comincia a raccontare loro la storia di un uomo che grazie a quelle terzine è sopravvissuto al campo di concentramento.